Cosa ne sarà del Terzo Polo?

Questo post è stato scritto da Paolo Natali il 17 aprile, 2023

Carlo Calenda e Matteo Renzi

A fronte di una deriva del PD verso posizioni di sinistra radicale, in particolare riguardo al tema dei diritti individuali, e di un suo avvicinamento al populismo dei 5Stelle, confermato dalla conquista della segreteria da parte di Elly Schlein, guardavo da qualche tempo con interesse ed attenzione al cosiddetto Terzo Polo: in particolare apprezzavo in larga misura le posizioni politiche di Calenda e l’intuito di Matteo Renzi, anche se non mi sfuggivano le difficoltà di una collaborazione tra due personalità forti e spiccatamente egocentriche. Tuttavia la prospettiva di una unificazione tra Azione ed Italia Viva in un unico partito moderato e riformista, ispirato alle culture liberaldemocratica e popolare, collocato nel campo del centrosinistra mi sembrava interessante, anche nella prospettiva delle elezioni europee del prossimo anno.

Grande è stata la delusione per le vicende di questi giorni, con lo scambio di accuse e d’insulti tra i dirigenti delle due formazioni politiche, a partire dagli stessi Renzi e Calenda. Ricevendo entrambe le loro newsletters ho avuto modo di leggere le rispettive “ragioni” e motivazioni della rottura.

Non ho alcuna intenzione di prendere parte per l’uno o per l’altro o di distribuire torti e ragioni.

Quello che è certo è che ciò che è accaduto segna a mio giudizio il declino politico sia di Calenda che di Renzi: fare buona politica non significa soltanto elaborare riflessioni e progetti efficaci di governo e di trasformazione positiva della società, ma anche avere la “sapienza” personale per realizzare le mediazioni ed i compromessi necessari per raccogliere attorno ad essi il necessario consenso e le opportune alleanze.

Non so se il progetto di unificazione di Azione ed Italia Viva (e magari di +Europa) sia definitivamente fallito. Penso comunque che un suo eventuale recupero non sia più affidato a Calenda e Renzi ma (perchè no?) ad una donna, certamente dotata di maggiore equilibrio e sensibilità politica: Bonetti? Carfagna? Bonino?

Dopo Meloni e Schlein forse questo è il loro momento.

Aggiungi un commento

* usa un nome vero
* non verrà pubblicata

Articolo successivo: Dillo al Sindaco ed alla Giunta
Articolo precedente: A proposito di PNRR