Elezioni Europee

Questo post è stato scritto da Paolo Natali il 11 maggio, 2014

Le elezioni europee si terranno in Italia il 25 maggio 2014 per eleggere i 73 membri italiani del Parlamento Europeo. Si voterà dalle ore 7 alle ore 23. Sarà possibile esprimere sino ad un massimo di tre preferenze che dovranno però riguardare candidati di sesso diverso, pena l’annullamento della terza preferenza. Nulla accadrà se invece si esprimeranno solo due preferenze dello stesso sesso.elezionieuropee

Lo scrutinio per stabilire la composizione del prossimo Parlamento Europeo comincerà subito dopo la chiusura dei seggi.

In concomitanza con le elezioni europee, si voterà anche per il rinnovo dei consigli regionali di Piemonte ed Abruzzo e di numerose amministrazioni locali (oltre una quarantina di Comuni nella nostra provincia).

L’Emilia-Romagna fa parte della Circoscrizione Italia nord-orientale che elegge 14 parlamentari.

Per la prima volta il voto europeo non servirà soltanto per eleggere il Parlamento europeo ma anche per indicare il candidato prescelto per la guida della Commissione Europea.

A questo proposito suggerisco la lettura di due interessanti articoli ripresi dall’Istituto De Gasperi di Bologna, che chiariscono questo ed altri aspetti del voto europeo. bonvicini-verso-una-nuova-procedura-di-nomina-del-presidente-della-commissione-europeatortola-se-la-commissione-torna-leader

Il mio voto andrà senza alcun dubbio alla lista del Partito Democratico, che ha di recente aderito al PSE (Partito Socialista Europeo). Il candidato del PSE alla presidenza della C.E. è Martin Schulz, attuale presidente del parlamento europeo.

Il mio voto al PD rappresenta anche un modo per rafforzare Matteo Renzi, impegnato da poco più di due mesi nella guida del governo. Il voto europeo ha inevitabilmente anche una valenza sul piano nazionale ed io ritengo che Renzi debba essere incoraggiato a proseguire sulla strada delle riforme che ha intrapreso con grande energia e determinazione, ma che è destinata ad incontrare ostacoli e resistenze.

Questioni ferme da decenni si stanno finalmente dipanando. Il superamento del bicameralismo perfetto, la semplificazione del Titolo V della Costituzione e i rapporti tra Stato e Regioni, l’abolizione degli enti inutili, la previsione del ballottaggio per assicurare un vincitore certo alle elezioni, l’investimento sull’edilizia scolastica e sul dissesto idrogeologico, il nuovo piano di spesa dei fondi europei, la restituzione di 80 euro netti mensili a chi guadagna poco, la vendita delle auto blu, i primi provvedimenti per il rilancio del lavoro, la riduzione dell’IRAP per le imprese, la riforma della Pubblica Amministrazione.

Per quanto riguarda le preferenze io ne darò certamente una a Damiano Zoffoli. http://www.damianozoffoli.it/

Sulle altre due ragionerò ancora fino al momento del voto.

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