“Politicamente ce ne freghiamo”

Questo post è stato scritto da Paolo Natali il 4 dicembre, 2010

verdini

Denis Verdini

Denis Verdini, uno dei tre coordinatori del Pdl, a proposito delle prerogative del Presidente della Repubblica rispetto alla soluzione di una probabile crisi di governo, ha dichiarato: “Politicamente ce ne freghiamo”.

Rimango sconcertato dall‘accostamento di un avverbio che andrebbe usato con attenzione e rispetto (per il suo significato nobile ed alto) ad un’espressione rozza e volgare, con il risultato di contribuire ancora una volta (come se ce ne fosse bisogno) al deterioramento dell’immagine e dell’idea che i cittadini hanno della politica. Questo mi ha colpito più ancora della mancanza di riguardo (poi ritualmente smentita) nei confronti di Napolitano.

Perchè la politica, la buona politica, è agli antipodi del “menefreghismo“. La politica è operare per il bene comune, è “I care” (m’interessa, mi prendo cura) e “sortirne insieme” (per dirla con don Milani),  è, di fronte al conflitto tra portatori d’interessi in contrasto tra loro, ricerca instancabile della soluzione che tutela la coesione sociale e che meglio soddisfa l’interesse di tutti.

Un altro uso del termine “politica” che mi ha sempre fatto problema,  era quello di coloro che, durante un dibattito od un confronto in Consiglio comunale, nel merito di un problema riguardante la vita della città, invece di portare argomentazioni pertinenti e legati al contesto reale, spostavano il discorso su un piano diverso ed astratto, premettendo che il loro sarebbe stato un intervento “di carattere politico“, come se la politica, la buona politica, non dovesse applicarsi proprio alla soluzione dei concreti problemi dei cittadini.

Insomma non sono solo i comportamenti,  ma anche le parole di alcuni uomini politici, che contribuiscono al distacco ed alla disaffezione dei cittadini dalla politica.

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Commenti dei lettori

Mi sento di esprimere una profonda “tristezza” di fronte a persone con ruoli pubblici di partito di livello nazionale che assumono atteggiamenti e fanno affermazioni di questo tipo nella loro veste pubblica nei confronti della carica pubblica principale della Repubblica Italiana. E sento anche un pò di inquitudine, perchè il “fregarsene” di un’altra persona, denota una assenza del rispetto del prossimo…
Un caro saluto Natali, e grazie della Tua riflessione su questo episodio.

#1 
Scritto da giampaolo il 6 dicembre, 2010 @ 19:38

carissimo ti ringraziamo per il costante impegno alla roflessione comune. Circa Verdini: incriminazioni varie in corso, sospensione da parte della banca d’italia da presdente della banca Fiorentina ecc, che non avesse in alcun conto alcun aspetto etico della vita e della politica l’avevamo già capito. Recentemente l’ha espresso. Forse basterebbe ripetergli ad ogni livello che per noi le sue parole non hanno peso, visto i seri dubbi sulla liceità dei suoi comportamenti.
quello che a mio avviso è più grave , è che fatte le affermazioni di principio, la sinistra si accioda alle decisioni e alle proposte del gruppo PDL di sospendere i lavori alla camera per 10 giorni. credo sia una cosa gravissima, utilesolo a rafforzare le megalomanie del presidente del consiglio: avremmo tutti dovuto organizzarci per andare alla camera,, sui seggi o fuori a discutere dei problemi e delle proposte di legge che ci riguardano: dai giovani universitari ai pensionati!! invece …
by mt

#2 
Scritto da mariateresa il 11 dicembre, 2010 @ 01:09

sarà un caso, Paolo,né vorrei essere “cattivo” in proposito, ma non posso dimenticare che la locuzione “me ne frego !” era notoriamente usata in contesto politico da Mussolini e dagli squadristi nella fase movimentista del fascismo.

#3 
Scritto da Stefano Bovero il 29 dicembre, 2010 @ 19:44

Caro Stefano, infatti credo che non sia casuale l’uso di questa locuzione da parte di Verdini…….
Un abbraccio anche ad Irene.
paolo

#4 
Scritto da Paolo Natali il 29 dicembre, 2010 @ 21:40

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