Come si fa ad avere FIDUCIA ?

Questo post è stato scritto da Paolo Natali il 30 settembre, 2010

berlusconifini

Fini e Berlusconi

Ma come si può pensare che la gente comprenda la politica e la consideri una nobile e degna attività di fronte al cosiddetto “voto di fiducia” al governo Berlusconi del 29 settembre?

  1. Il governo ha ottenuto la fiducia della Camera dei deputati a larga maggioranza: 342 SI, 275 NO, 3 ASTENUTI.
  2. 31 “finiani” e 4 deputati del Mpa siciliano hanno votato SI ma in realtà non hanno alcuna fiducia nel governo (il quale quindi, in realtà, risulta, per unanime convinzione, sfiduciato).
  3. Conseguentemente il governo dovrebbe dimettersi ma non ha alcuna intenzione di farlo e conta di tirare a campare (senza poter governare con l’efficacia che la situazione del paese richiederebbe) almeno per altri sei mesi, con le conseguenze devastanti che è facile immaginare.

Conclusione: quale fiducia è possibile avere nella politica?

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Commenti dei lettori

Condivido quello che mi sembra essere il tuo pensiero di fondo (ovvero che in questo momento avere fiducia nella politica significa fare un atto di fede, perché gli elementi razionali vanno tutti in direzione opposta)…. mi sembra però che il voto di fiducia al governo non cambi sostanzialmente quello che era lo scenario precedente.

Personalmente, ritengo che Fini abbia fatto la cosa più saggia (e anche l’unica possibile per lui in questo momento). Sfiduciare il governo avrebbe solo rafforzato B. (”non mi hanno lasciato governare, proprio ora che stavo trovando la cura per il cancro!”) e indebolito Fini (”cane traditore!”). Il governo tecnico che sarebbe uscito dalla sfiducia non avrebbe indebolito l’Italia meno di quanto non farà il resto del mandato del governo B. Anzi: la campagna elettorale che ne sarebbe scaturita avrebbe forse distratto ancor più l’agenda governativa dalle urgenze (anzi: dalle emergenze!) in cui il paese versa.

Insomma: anche se “Berlusconi a casa subito” è un motto che mi piace molto, preferisco “Berlusconi a casa in maniera definitiva”, cosa questa che secondo me non sarebbe successa con la sfiducia. Anzi: la sfiducia secondo me avrebbe aperto le porte ad un’altra legislatura all’insegna del populismo totalitario di B.

Come sai, sono ben lungi dall’essere un fan di Fini. Credo tuttavia che in questo momento sia proprio lui l’unica chance credibile di cambiamento (parlo del livello nazionale).

Il PD è in alto mare e sembra pure avere buttato bussola e sestante fuoribordo, mentre la ciurma gioca a scrivere documenti e raccogliere firme. Ne consegue che se avere fiducia nella politica è difficile, averne nel PD è quasi impossibile! :(

Fini invece parla di un progetto chiaro ad un interlocutore preciso. Parla di una destra “normale” ad un l’elettorato conservatore (e anche di centro) che non voterà comunque mai a sinistra, ma che sarebbe ben felice di poter vedere anche in Italia una destra che non sia totalitaria e/o populista.

Quella di Fini è davvero l’unica proposta nuova (di grande portata) che sia arrivata dalla politica nazionale negli ultimi… quanto? …anni? …lustri?

In tutta onestà - e con non poca tristezza nell’animo - ti confesso che anche se voto a sinistra, a darmi fiducia nella politica nazionale in questo momento è proprio Fini, e non il PD.

La mia speranza è che un Fini “leader della destra” sia in grado di stimolare il PD a trovare l’anima che a livello nazionale forse non ha mai avuto. Credo infatti che l’imbarazzante livello di inadeguatezza in cui il PD sguazza a livello nazionale non potrebbe essere tollerato dagli elettori in uno scenario dove la destra fosse una forza politica “seria”: il contrasto sarebbe troppo umiliante.

Continuiamo a sperare.

#1 
Scritto da mac il 1 ottobre, 2010 @ 13:59

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