Il Pilastro compie cinquant’anni.

Questo post è stato scritto da Paolo Natali il 1 marzo, 2016

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Il villaggio alle origini

Quest’anno si festeggiano i cinquant’anni dalla nascita del villaggio del Pilastro. I festeggiamenti avranno inizio sabato 5 marzo.

Io non ho mai abitato al Pilastro ma mi sento particolarmente legato alla sua storia ed a quella dei suoi abitanti. Infatti, dopo essermi sposato nell’agosto del 1968, venni ad abitare nel quartiere S. Donato, dove risiedo tuttora e cominciai ad interessarmi attivamente alla vita del quartiere e dello stesso Pilastro, nato da poco.

Nel 1970 entrai a far parte del Consiglio di quartiere, dove assunsi il ruolo di presidente della Commissione servizi sociali.

Come si sa il Pilastro è nato male. Si trattava di un villaggio “dormitorio” dello IACP (oggi ACER), isolato e separato dalla città (con la barriera autostradale di mezzo), privo di servizi, a composizione sociale con netta prevalenza di immigrati dal sud o da zone svantaggiate.

Cominciai a frequentarlo, non soltanto per motivi legati al mio ruolo istituzionale.

Conservo ricordi vivissimi delle riunioni del Comitato inquilini, di Luigi Spina (al quale è intitolata la biblioteca), di Angiolino Vecchi, di Oscar De Pauli….. Era quello l’unico, fondamentale momento di aggregazione sociale, nel quale erano presenti cittadini di diverso orientamento politico, tutti animati dal desiderio “riformista” di migliorare la vita del villaggio e di risolvere i tanti problemi che si manifestavano. Già allora erano presenti gli “antagonisti”, preoccupati soltanto di strumentalizzare il disagio sociale a fini pseudorivoluzionari. E c’erano anche gruppi di giovani studenti, di matrice cattolica, che venivano al Pilastro per svolgervi attività di animazione sociale. Fu così che iniziò la mia amicizia con Amelia Frascaroli.

Ricordo bene la chiesa, ospitata per molti anni in un prefabbricato, ed i primi parroci e cappellani, don Manzoni, don Sarti……

Ricordo ancora il dr. Diego Brescia, mitico medico scolastico (e non solo), presente all’interno del primo poliambulatorio pubblico, allora ubicato al pianterreno di un fabbricato di via Trauzzi.

Nascevano proprio allora i primi poliambulatori, voluti dal comune e dall’assessore Loperfido. Si cercava di farne anche uno strumento di partecipazione e di prevenzione. C’è un breve filmato del 1974 nel quale il sottoscritto parla ad un gruppetto di cittadini all’interno del poliambulatorio, per illustrarne le finalità. Per vederlo clicca su solo-paolo

Si mise in piedi, tra l’altro, un servizio di cure ortodontiche per i bambini, a prezzo calmierato.

Ricordo ancora la nascita dell’asilo nido. A quei tempi era la Commissione servizi sociali di quartiere a gestire le graduatorie di ammissione ai nidi, un’esperienza davvero straordinaria. Alcune delle operatrici del nido Pilastro, sempre bravissime, le ho riviste trent’anni dopo nel nido Alpi in via Andreini, frequentato dalle mie nipotine.

E poi come dimenticare, in quegli anni ‘70, la nascita della piscina Record, un evento davvero importante, per il villaggio e per tutto il quartiere. Pensate che riuscimmo ad ottenere la possibilità per le scuole elementari di S.Donato, di fare dei corsi di nuoto gratuiti durante l’orario scolastico.

Se penso al Pilastro di quell’epoca rivedo i volti di tanti amici e compagni con i quali abbiamo condiviso esperienze politiche e sociali: Roberto Laffi, Tommaso Raimondi, Antonio Casillo, Gabriele Grandi e tanti altri che non nomino per timore di dimenticare qualcuno.

Da allora ad oggi il Pilastro è cambiato moltissimo, da tanti punti di vista: a cinquant’anni è un soggetto nel pieno della sua maturità, con tanti punti di forza e con qualche criticità, come del resto le nostre periferie. Di capitale sociale e di impegno politico e amministrativo ne è stato profuso molto in tutti questi anni, ed i frutti non sono mancati.

Commenti dei lettori

Ciao Paolo,
in occasione del cinquantenario del Pilastro anche il C V S partecipa per la buona riuscita dei festeggiamenti. Giovedi 12 maggio dalle ore 17 per poi chiudere verso le 19 organizziamo una apertura della nostra sede sociale rivolta alla cittadinanza. Per l’occasione abbiamo invitato dei musicisti che suoneranno oltre ai loro strumenti anche alcuni strumenti da noi prodotti (violini viola). Come tu sai la costruzione di questi strumenti è stata possibile grazie agli insegnamenti dell’ottimo maestro liutaio Gianni Orsini che tu gentlmenti ci hai fatto conoscere e che ha preso a cuore la nostra Associazione. Pertanto ci farebbe molto piacere averti con noi giovedì 12 maggio per festeggiare insieme.Sperando vivamente di vederti ti saluto caramente.
Domenico

#1 
Scritto da domenico spolzino il 8 maggio, 2016 @ 21:16

Ti ringrazio vivamente, caro Domenico. Purtroppo il giovedì pomeriggio vado in piscina. Sarò con voi con tutto il cuore. Un forte abbraccio. Paolo

#2 
Scritto da Paolo Natali il 9 maggio, 2016 @ 09:09

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