La bolletta dell’acqua

Questo post è stato scritto da Paolo Natali il 14 maggio, 2010

heraOggi mi è arrivata la bolletta dell’acqua, relativa al primo quadrimestre del 2010 (per la precisione 113 giorni).

L’ho esaminata con più attenzione del solito, perchè in questi giorni si parla molto di acqua, in relazione ai Referendum per l’acqua pubblica, per i quali è in corso la raccolta delle firme (vedi il post “I tre referendum sull’acqua pubblica” su questo blog).

E’ stata una lettura utile ed invito anche voi a farla, per la vostra bolletta,  non perchè fornisca elementi di giudizio in merito ai Referendum, ma perchè aiuta a calare nella realtà un dibattito che rischia di essere astratto e ideologico.

Intanto può essere utile vedere dal sito di ATO5 qual’è il sitema per il calcolo della tariffa. A tale scopo clicca su http://www.ato-bo.it/procapite/tariffa_procapite.html

Ma torniamo alla mia bolletta. Tolta la quota relativa al costo dell’acqua calda (che dipende dalle intese stabilite dall’assemblea condominiale) il prezzo pagato per un consumo di 31 mc. nel periodo considerato è pari circa a 30 € (escluso IVA), quindi meno di 1 € a mc., comprensivo di tariffa idrica, di fognatura, di depurazione e di quota fissa.Dal 2009 viene applicata una tariffa pro-capite, che tiene conto del numero degli occupanti l’alloggio (due nel mio caso), che risulta pertanto più equa nei confronto dei nuclei numerosi.

Il servizio idrico insomma è costato alla mia famiglia circa 26 centesimi di Euro al giorno che, francamente, non mi sembrano molti, anche considerata l’importanza del servizio stesso, che apprezzeremmo ancora di più nel momento in cui ci venisse a amancare (il che, per fortuna, dalle nostre parti non è mai accaduto).

Mi ha colpito di più la cifra che la società di lettura (LIRA) mi ha applicato, pari, nello stesso periodo, a 10,80 €, IVA esclusa, una somma pari ad un terzo di quanto pagato ad Hera. E questa mi è parsa una cifra esagerata, anche perchè LIRA non si scomoda tanto: il consumo era stato da me comunicato in autolettura, con spese postali a mio carico (LIRA non ha un sito web !!! e non prevede altre modalità - telefoniche o per email - per comunicare i consumi).

Forse sarebbe il caso di aprire a livello cittadino una campagna nei confronti delle società di lettura (le famose sette sorelle…) che hanno dato vita ad una sorta di “cartello” e che lucrano profitti esagerati a fronte di un servizio di modesto valore aggiunto.

Tag:

Commenti dei lettori

Molto interessante, sarebbe interessante conoscere nel dettaglio il contratto tra Hera e Lira, quanto dura,chi lo ha firmato, chi sono gli “azionisti” di Lira, perchè Hera non fa in proprio visti i grossi guadagni ecc….

#1 
Scritto da daniele il 15 maggio, 2010 @ 10:35

Da quanto mi risulta Hera non ha alcuna intenzione di andare a turbare il rapporto con le società di lettura. Potrebbe subentrare ad esse nei condomini dove riuscisse ad ottimizzare il servizio di lettura dei contatori acqua con quelli gas e magari fosse anche il venditore di energia elettriva. In alternativa, se il condominio lo decide potrebbe essere l’amministratore (naturalmente dietro compenso, penso inferiore a quello chiesto da LIRA) a sostituirsi alla società. In ogni caso sarebbe bene vederci più chiaro. Insomma quello che mi stupisce è la grande attenzione (giusta al tema del rapporto tra utenti ed Hera e l’ombra in cui resta il rapporto con le società di lettura.

#2 
Scritto da Paolo Natali il 16 maggio, 2010 @ 10:04

domanda forse banale, la tariffa procapite è già stata applicata in tutti i comuni della provincia di bologna? Io avevo letto un articolo che per quanto riguarda la provincia partivano solo alcuni comuni per esempio San giorgio di piano, bentivoglio dove io risiedo non ancora. Mi interesserebbe sapere a che punto siamo? ciao

#3 
Scritto da anna lisa il 19 maggio, 2010 @ 18:13

Per informazioni esatte ti consiglio di consultare il sito di ATO5.

#4 
Scritto da Paolo Natali il 23 maggio, 2010 @ 17:01

Il condominio non è obbligato a rivolgersi ad una società di lettura dei contatori, ma può occuparsene per conto proprio eseguendo successivamente i calcoli di ripartizione, la scelta può essere deliberata in assemblea.
Hera, a quanto mi risulta, non frappone nessuna obiezione a questa pratica che stiamo applicando da 30 anni in un condominio di 98 appartamenti al Pilastro.

#5 
Scritto da Maurizio Magnani il 24 maggio, 2010 @ 22:58

Grazie per la precisazione. E’ vero, il condominio può provvedere per proprio conto, affidando l’incarico all’amministratore o ad un condomino. Io ho inteso soprattutto richiamare l’attenzione su questo aspetto della bolletta, al quale forse non si dedica attenzione.

#6 
Scritto da Paolo Natali il 25 maggio, 2010 @ 10:13

Vorrei portare anche il mio contributo sulla posizione della LIRA che al momento della chiusura del contratto con l’utente pretende ben 12 euro circa compreso iva anche da coloro che non hanno consumi. Questo è il mio caso. Inoltre hanno aggiunto altri 12 euro circa per spese di chiusura della posizione. In totale fattura ben 24 euro circa per …. nulla … e dove sta scritto che queste competenze sono dovute??? Sulla base di quale autorizzazione possono permettersi di fatturare agli utenti tali importi??? La posizione prepotente di LIRA è un abuso di posizione … soprattutto specula su di un bene come l’acqua che è necessaria a tutti, oltre a decidere in modo sommario di emettere fatture con importi alquanto dubbi sulle competenze … ma forse perchè molti, pur di non affrontare contenziosi … pagano e … va tutto in cavalleria !! Tale fenomeno tipico degli enti italiani, sarebbe da far terminare o quantomeno ridimensionare. Per vostra informazione io ho già cominciato comunicando alla lira che non intendo pagare, non certo per la quantità di denaro ma per principio. Se tutti alzassimo la testa forse anche loro comincerebbero ad autoridimensionarsi.
Un caro saluto

#7 
Scritto da Roberto il 28 maggio, 2010 @ 11:54

Caro Roberto, la tua testimonianza conferma l’arroganza e la mancanza di trasparenza di questa società. Il tema andrebbe affrontato nelle assemblee di condominio.

#8 
Scritto da Paolo Natali il 28 maggio, 2010 @ 23:33

Buongiorno Sig. Natali
Diciamo che ci conosciamo di vista….

Ho scritto e telefonato a vari enti tra il 2008 e 2009 (anche a Mi manda Rai3) per denunciare quello che è (o era) un’ingiustizia legalizzata
ma non ho trovato ascolto o risposte soddisfacenti e adeguate ai miei interrogativi.

ATO5 non esiste più. E’ morta. I facchini hanno portato via tutto dalla sua sede di Via Michelino 2. Per 5 anni qualcuno (chi?) ha pagato a questo ennesimo carrozzone l’affitto (penso) di una villa galattica e del personale con quale risultato?

Per curiosità avevo verificato cosa prevedeva questo sistema di tariffazione, peraltro già attuato in fase sperimentale in alcuni comuni della provincia, e più leggevo più non osavo credere a quanto vi era scritto.

Premetto che ho un nucleo familiare composto da 5 persone.

Partendo dal sito di ATO5 (www.ato-bo.it) dove viene spiegata e sviluppata la modalità di applicazione della tariffa procapite e sulla cui ideazione non ho nulla da eccepire, si dice che viene applicata solo alle utenze domestiche (per quale motivo?) e tiene conto della composizione del nucleo familiare garantendo una dotazione pro capite giornaliera ADEGUATA.

Alcune pagine del sito, che erano abbastanza chiarificatrici, furono rimosse e sostituite con alcune più complesse e con minore facilità di lettura.

Diamo un’occhiata a questo sistema.

Il consumo standard viene stabilito in 150 lt/giorno per abitante.

A riguardo ho avuto difficoltà a trovare spunti e statistiche di consumo ma ho trovato solo alcune citazioni e alcuni studi molto vaghi:

l’Irsa-Cnr nel 1999 parlava di una media nazionale di 280 lt/giorno;
Legambiente nel Rapporto ecosistema urbano del 2007 parla di una media tra i 100 e i 250 lt/giorno a seconda della provincia con 5 città oltre i 300 lt/giorno (Milano, Lecce, Ragusa, Frosinone e Padova);
uno studio della Regione Lombardia del 2004 parla di 177 lt/giorno,
uno studio della Regione Emilia Romagna del 2005 espone, per la provincia di Bologna, un consumo per abitante di 240/250 lt/giorno
uno studio presentato a Ferrara nel Giugno 2007 a firma Rosanna Bissoli della Regione Emilia Romagna fa intuire un consumo medio a livello regionale di 170 lt/giorno con un obiettivo di miglioramento progressivo per arrivare a 150 lt/giorno.

Mi sembra che sull’argomento vi sia una gran confusione e ognuno la “spari” come gli pare e non si capisce mai di cosa si stia parlando: del “sistema delle acque in generale, del “sistema acquedotto”, dell’acqua erogata tolte le perdite o dell’acqua consumata per abitante.

Ritengo che uno studio “serio” sul CONSUMO di acqua (CONSUMO REALE!) per regione, città, quartiere, condominio, quoziente familiare, fasce di età, reddito, giardino, ecc. non esista!

O perlomeno mi piacerebbe vederlo e conoscere la metodologia con la quale è stato condotto.

Sul sito la spiegazione prosegue introducendo l’applicazione di coefficienti da attribuire alle diverse tipologie di famiglia in base al numero di componenti il nucleo familiare.

E qui vengono vagamente citati “studi specifici” ed “esistenza di economie di scala” e “dati di consumo analizzati” senza mai mostrare in che cosa consistano veramente questi studi.

Tutto viene tenuto massonicamente nascosto e segreto!

Nel volantino inviato alla popolazione dei Comuni che hanno sperimentato il metodo tariffario nel 2008 è stata data la seguente informazione ingannevole:

COSA COMPORTA LA NUOVA TARIFFA
L’importo della bolletta sarà calcolato non solo in base al consumo registrato dal contatore dell’acqua, ma terrà conto del numero di componenti della famiglia. Il sistema pro capite premierà le famiglie virtuose, con costi agevolati per consumi bassi, e penalizzerà le vere eccedenze, cioè i consumi individuali oltre i 150 litri per abitante al giorno (??? Io sono penalizzato con consumi individuali già a partire da 98 litri come indicherò più avanti!!!).

Per una più equa valutazione della dotazione individuale,inoltre, sono stati introdotti coefficienti correttivi in relazione alla tipologia di famiglia: al crescere del numero di componenti, infatti, entrano in gioco economie di scala (??? Quali? Vorrei vedere questi studi!!!) che permettono di consumare meno acqua (??? Le economie di scala permettono di consumare meno acqua???).

Il risparmio economico per le famiglie con consumi corretti sarà consistente. (???)

Dopo aver letto i CONSIGLI PER RISPARMIARE e aver considerato che a livello familiare:

I RUBINETTI: li controllo
LE GOCCE: sono a posto
LO SCARICO: OK ha il doppio tasto
LA LAVATRICE E LAVASTOVIGLIE: OK Classe A+ (p.s. questo passaggio è stato corretto, prima parlavano di consumi di 80-120 litri per lavaggio. Alla fine hanno corretto il tiro arrivando al massimo a 25/30 litri; bastava leggere sui depliant delle case costruttrici)
L’AUTO: la porto sempre all’auto lavaggio automatico
LE PIANTE: ok annaffio poco e di sera
I FRANGIGETTO: li ho in tutti i rubinetti!!!
I PIATTI E LE VERDURE: nei limiti del possibile sono regole che rispetto
LA DOCCIA: non sarei così sicuro che con il bagno si consuma di più che con la doccia (dipende da quanto tempo si rimane sotto la doccia); comunque cerco di economizzare
IL CONTATORE: è a posto.

Dopo aver verificato tutti i “consigli” vorrei capire in una famiglia dove vengono realizzate le economie di scala. Tolti i consumi che possiamo definire occasionali manteniamo quelli che sono CONSUMI FONDAMENTALI per la vita quotidiana:
· LO SCARICO DEL WC: qui dipende dalla frequenza d’uso delle singole persone, non posso risparmiare. Oppure posso provare a lasciare tutto lì per un pluri-utilizzo.

· LA LAVATRICE: o porto tutto al lavasecco altrimenti gli indumenti che sporca una persona sono proporzionali a quelli di 4 o 5. Probabilmente il “single” fa una o due lavatrici a settimana, mentre nuclei più numerosi ne devono fare una al giorno. In alternativa si possono utilizzare gli stessi vestiti per più giorni odorando quelle fragranze che siamo soliti sentire verso le ore 17 sugli autobus cittadini nelle giornate assolate e umide del mese di Agosto.

· LA LAVASTOVIGLIE, I PIATTI, LE VERDURE: Stesso discorso fatto per la lavatrice: il consumo è proporzionale al numero di persone

· I RUBINETTI E LA DOCCIA: Qui si tocca un tasto molto variabile che riguarda l’igiene personale, fattore che viene concepito e messo in atto in maniera diversa da persona a persona ma che comporta anche delle variabili in base al sesso, età, attività fisica praticata, ecc.

Dietro a questi studi complessi semplifico brevemente quanti sono i litri di acqua giornaliera a disposizione di ogni componente del nucleo familiare (in base alla composizione del nucleo familiare) nella “tariffa base” prima di passare il limite a propria disposizione ed entrare nella tariffa di “Eccedenza 1” che, proporzionalmente, ha un costo che è più del doppio:

1 persona – 195 litri/giorno = mc./anno 71 mc./anno nucleo familiare 71

2 persone –150 litri/giorno = mc./anno 55 mc./anno nucleo familiare 110

3 persone – 124 litri/giorno = mc./anno 45 mc./anno nucleo familiare 135

4 persone - 104 litri/giorno = mc./anno 38 mc./anno nucleo familiare 152

5 persone - 98 litri/giorno = mc./anno 36 mc./anno nucleo familiare 180

6 persone - 94 litri/giorno = mc./anno 34 mc./anno nucleo familiare 204

7 persone – 92 litri/giorno = mc./anno 33 mc./anno nucleo familiare 231

Tutto il resto è proporzionale sia nelle fasce di “Eccedenza”, sia nelle fasce di “Agevolata”.

Premesso pertanto che l’acqua è un bene fondamentale per la terra, che condivido l’attenzione che deve essere posta al risparmio idrico, credo che con questi criteri e con questo sistema di tariffazione venga messa in atto una GROSSA DISPARITA’ DI TRATTAMENTO tra persona e persona, tra famiglia e famiglia, tra reddito e reddito.

Non viene presa in considerazione la “Tutela del fasce sociali meno abbienti” e nemmeno la “Tutela delle famiglie numerose”: infatti mentre un sistema di agevolazione tariffaria per le fasce sociali non è nemmeno contemplato, all’aumentare del numero di componenti l’acqua pro capite a disposizione nella tariffa base diminuisce (e conseguentemente anche nelle altre fasce tariffarie sia agevolate che in eccedenza).

In questo caso viene pertanto disatteso quanto contemplato dalla DPRG N. 49 del 13.3.2006 - Metodo tariffario regionale ovvero “l’Agenzia d’ambito (ATO5 n.d.r.) deve tener conto, ove possibile, della composizione dei nuclei familiari, in modo da non penalizzare le famiglie numerose ed incentivare il risparmio idrico per singolo componente.” …… e sottolineo “SINGOLO COMPONENTE”

Nel nostro caso non solo vengono penalizzate le famiglie numerose ma non viene neppure incentivato il risparmio idrico del SINGOLO COMPONENTE considerato che nelle nostre città il quoziente familiare si è ormai attestato attorno alla media di 2 persone per unità abitativa.

Con questo sistema tariffario si va a colpire il 25% di nuclei familiari bolognesi (con 3 o più componenti) che rappresentano il 45% della popolazione.

Pur non avendo studiato diritto posso pensare che, con riferimento all’art. 31 della Costituzione della Repubblica Italiana, esistano anche principi di incostituzionalità nell’applicazione di questa normativa.

Sposto infine l’attenzione su una serie di problematiche che possono portare a dibattiti e confusione all’interno dei condomìni, che non sono stati presi in considerazione o non sono trattati sul sito di ATO5 e ai quali finora nessuno mi risulta aver dato una risposta risolutiva:

i condomìni dove non esistono contatori divisionali e il consumo di acqua viene suddiviso a millesimi o a teste
i condomìni che oltre alle abitazioni hanno anche negozi o fabbriche collegate
i condomìni con negozi che hanno consumi diversi di acqua (es. bar, ristoranti, cartolerie, mercerie, ecc.)
gli appartamenti dove risulta un solo residente dichiarato (es. studenti), mentre in realtà vi abitano 3 o 4 persone
quali tariffe saranno applicate ai “non” residenti
i condomini che non hanno società di lettura
come dovrà essere suddivisa l’acqua consumata a livello condominiale (es. per annaffiare il giardino)
con quale sistema tariffario verranno trattate tutte le altre strutture (scuole, parrocchie, industrie, supermercati, enti pubblici, palestre, piscine, ecc.)
non vi è un minimo di accenno alle tariffe agevolate

Oltre a alla Regione Emilia Romagna, alla Provincia di Bologna, ai comuni della Provincia di Bologna, i soggetti che hanno sottoscritto un protocollo d’intesa perché interessati a questo argomento sono l’Agenzia di ambito ATO5, Hera, le associazioni di amministratori immobiliari ANACI e ALAC, i Sindacati, le associazioni dei proprietari UPPI e ASPPI, tutte le società di lettura ed esazione dei contatori divisionali dell’acqua (Lira, Lemca, Lettura Contatori, Silca, Elca, Lida, Coopertone, Serra).

Per queste ultime si realizza un vero “business” aggiuntivo valutabile in almeno 2 milioni di euro per il servizio iniziale di raccolta dati pari a 6,88 euro per utenza divisionale e a 26,00 euro per presa generale.

Hera mi sembra che ormai si fosse “chiamata fuori” demandando tutta la politica di acquedotto alla società ATO5.

Chi e cosa ha tutelato il Comitato Consultivo Utenti che si trovava all’interno dell’Agenzia ATO5?

Mi chiedevo a suo tempo: Non sarà che si tratta di uno dei soliti carrozzoni di enti inutili per creare posti di responsabilità decentrado le responsabilità da Hera ad ATO5 a seguito di una delibera della Regione, con l’avvallo della Provincia, con la partecipazione dei Comuni, con la garanzia del Comitato utenti e dei Sindacati, con la condivisione delle associazioni degli amministratori e dei proprietari, con l’operatività e il business delle società di lettura?

Alla fine non si riescono più ad individuare le responsabilità.

Detto questo penso che per limitare i consumi

non inviterò ne ospiterò più i miei parenti lontani
non inviterò ne ospiterò più le mie amiche americane
non inviterò ne ospiterò più gli amici torinesi di mia figlia
non inviterò più a pranzo o a cena gli amici.
LO GIURO

Allo stesso tempo per realizzare una economia di scala darò indicazioni alla mia famiglia

di usare un solo bagno alla mattina e alla sera con un turno a rotazione alla fine del quale l’ultimo prema il pulsante dello scarico, mentre tutte le altre necessità devono essere espletate fuori casa (scuola, lavoro, bar, palestra, piscina, ecc.)
di usare un solo piatto o scodella per ogni pasto
di usare i vestiti – compresi gli indumenti intimi - per almeno 2 giorni in estate e per almeno 3 giorni in inverno
la regola degli indumenti dovrà essere applicata anche per fare il bagno o la doccia
di andare a fare la doccia dalla nonna che essendo da sola ha una disponibilità idrica maggiore e ha un consumo molto al di sotto della sua disponibilità
LO PROMETTO

Credo di avere un minimo di ragione e non credo di essermi sbagliato e, al di là di tutto, pur potendo ancora permettermi un tenore di vita decoroso, ritengo che questo sia l’ennesimo sistema penalizzante che viene posto a carico delle famiglie (numerose) mascherato dietro slogan di facciata.

E per ultimo vorrei segnalare sul sito di ATO 5 dove nel bel mezzo oggi compare:
Istituita l’Autorita’ d’ambito di Bologna
Dal 1 luglio 2009, in base a quanto definito dalla l.r. 10/08, subentra ad ATO 5.

Come? Già nel 2008 sapevano che sarebbero spariti ed hanno messo in piedi tutto questo ambaradan? E adesso di chi sono le competenze?
Ho provato a cercarle ma non ho trovato risposta.

Disponibile per eventuali approfondimenti mi scuso per la lunghezza.

Cordiali saluti.

#9 
Scritto da Claudio il 31 maggio, 2010 @ 20:13

Caro sig. Bergami, la ringrazio vivamente per la sua lunga e documentatissima lettera, che denota una conoscenza e competenza esemplare in una materia non semplice. Posso dirle che ne condivido pressochè integralmente i rilievi e le osservazioni critiche.
Mi limito a dire che, per quanto riguarda la scelta dei 150 lt/giorno la ragione è quella che lei ha individuato nell’obiettivo introdotto dalla Regione nel proprio Piano Acque.
Circa gli aspetti di iniquità della tariffa procapite nei confronti delle famiglie numerose, osservo che certamente considerare le “economie di scala” può non essere del tutto soddisfacente. Ma pensi che prima la tariffa metteva sullo stesso piano il single e la famiglia di cinque componenti!
Cordiali saluti.
Paolo Natali

#10 
Scritto da Paolo Natali il 1 giugno, 2010 @ 21:43

Ho trovato interessante ed utile l’articolo e i commenti dei lettori. Vorrei aggiungere che una delle componenti di spesa maggiore (quantomeno nelle mie bollette) risulta essere la quota acqua calda, che viene aggiunta ad un prezzo fisso. Considerando che dipende solo dall’igiene personale (gli elettrodomestici utilizzano la fredda che scaldano con resistenze elettriche), in questo i nuclei numerosi non sono certo avantaggiati.
Saluti.

#11 
Scritto da Stefano il 4 settembre, 2010 @ 11:49

D’accordo. Tieni comunque presente che la quota acqua calda viene decisa dall’assemblea condominiale e dovrebbe corrispondere al costo dell’energia necessaria per scaldare un mc. di acqua fredda. Se tale costo è superiore al costo reale lo svantaggio per chi ne consuma molta è ancora maggiore. Se inferiore, una parte del costo reale viene scaricato sulle quote millesimali e non grava in relazione ai componenti della famiglia.

#12 
Scritto da Paolo Natali il 4 settembre, 2010 @ 16:57

questa mail è per segnalarVi quanto di disonesto è stato ed è perpetrato ai danni dei consumatori nell’ambito delle utenze domestiche per il consumo dell’acqua potabile a partire dal 1° gennaio 2010 a tutt’oggi.

Infatti, l’Assemblea di Ato 5 (di cui allego lettera di comunicazione), che vede coinvolti la Regione Emilia Romagna!; l’Hera – holding multiutility e colosso a livello Emiliano – romagnolo; le varie società di lettura contatori tra le quali a titolo esemplificativo e non esaustivo cito l’E.l.c.a., L.i.r.a., ecc.; nonchè l’ A.n.a.c.i., A.l.a.c. ecc, ha stabilito la variazione pro capite della tariffa del SII (servizi idrici integrati).Ed ovviamente con il placet dei Comuni e della Provincia di Bologna!!!

A mio avviso lo scopo prima facie è quello di rendere più virtuosi i consumi degli utenti, ma realmente si persegue essenzialmente quello di introitare di più dalle già pesanti bollette dell’acqua a carico dei consumatori. E non di tutti ma solo di quelli non residenti che nessun consenso - positivo o negativo - possono esprimere in sede elettorale a livello regionale/provinciale/comunale.

Ma sarò più chiaro di seguito:

Il nuovo meccanismo congegnato consiste nel parametrare il consumo ad individuo.

Nel senso che si stabilisce, ad esempio, che un individuo può consumare al giorno “X” di acqua, se l’intestatario ne consuma di più l’eccedenza verrà appesantita con l’istituzione di altre 3 tariffe che si aggiungono alle due precedenti: per cui si è passati dall’avere 2 fasce di consumo domestico alle attuali 5. Lo scopo che dicono di voler perseguire - come dicevo prima – è quello di rendere più virtuosi i consumi degli utenti. Cioè loro dicono: “ a noi risulta che una persona al max può consumare “X” di acqua ma siccome a noi risulti essere la sola persona a fruire di quella utenza, vuol dire che tu, se ne consumi più della media, l’acqua la sprechi e così noi ti penalizziamo e, dunque più aumenta il consumo più ti assoggettiamo a fasce di consumo che corrispondono a tariffe più elevate”. Una sorta di aliquote Irpef…

Il discorso non farebbe una grinza e fila liscio come … l’acqua… specie in epoca di green economy.

Vi è tuttavia un piccolo particolare: con l’attuale sistema non è possibile adeguare il numero di componenti che fruiscono di questa utenza domestica se essi non sono residenti. Infatti, nel mio caso, essendo proprietario e residente ed ospitando del tutto gratuitamente mio zio che lavora qui a Bologna, consumo un quantitativo di acqua per due persone e non posso aumentare a due persone il nucleo familiare, per normalizzare l’importo della bolletta, in quanto mio zio non vuole fare variazione di residenza in questo Comune perché pur non perdendo il beneficio dalle agevolazioni di prima casa che ha comperato altrove, non vuole trasferire la residenza qui a Bologna.

Difatti, se sei utente residente bene sennò non sei riconosciuto e non rientri nel computo del nucleo familiare (Così parlò ATO5)….. Ma aldilà della mia situazione: quante persone non vogliono fare trasferimento di residenza???? Inoltre stiamo parlando di un’utenza indispensabile: l’acqua, non la benzina o il gioiello di Cartier….

Ma quale ragionamento giustifica tale provvedimento se non in logica affaristica??????????????

La Regione Emilia Romagna e il Comune così se ne avvantaggiano perchè le addizionali regionali e comunali di mio zio se le papperebbero loro se egli facesse qui il trasferimento di residenza…

Ma comunque io penso a tutti gli studenti che non sono residenti qui…. Ma come faranno????? Ed è questa la gratitudine che la Regione, Provincia e Comune riservano ad uno dei motori dell’economia bolognese: cioè gli studenti? ??

Vogliate riflettere su quanto descritto… grazie per la paziente ed attenta attenzione e vogliate, se nei vostri rispettivi poteri e competenze, ristabilire un minimo di equità..

UN CONSUMATORE INDIGNATO.

#13 
Scritto da Salvatore il 24 settembre, 2010 @ 12:55

Il problema che lei solleva è reale e credo debba essere affrontato e risolto in termini di equità. Me ne interesserò.
P.N.

#14 
Scritto da Paolo Natali il 24 settembre, 2010 @ 23:30

Penso che la Lira di Bologna a volte si avvale di abusi di potere veri e propri.A me e’capitato di aver avuto come inquilini cittadini spagnoli che non hanno pagato acqua nell’ultimo periodo di conduzione(di cui alla lira lo fatto presente varie volte).L’utenza era intestata a mio papa’non proprietario della casa.Al momento di stipulare il contratto con gli attuali inquilini hanno preteso che venissero pagati tutti i consumi precedenti per poter eseguire voltura ai nuovi inquilini.quindi io proprietario ho pagato 267,00euro per poter far effettuare la voltura ai nuovi inquilini.La voltura e stata fatta!!ora la lira mi invia fattura di 45,00 per la chiusura contratto che non e’nemmeno a mio nome!!!!!in mancanza di cio’ mi verranno addebitate sulle spese condominiali,e il condominio non potendo chiudere singolarmente i contatori devono chiudere il generale e per evitare tale disservizio mi intimano a pagare,ma scusate non e’illegale tale operazione????L’utenza non e’a mio nome!!!l’acqua non e’da me consumata!vi e’una nuova utenza!ma perche non si rifanno sul titolare dell’utenza come fa ogni gestore???quando richiedevo soldi per aver pagato in piu non mi davano spiegazioni perche non ero il titolare utenza ma per riceverli non gli interessa chi e il titolare utenza???!!!

#15 
Scritto da fabio il 24 maggio, 2011 @ 22:28

Caro Fabio,
le tue disavventure con LIRA sono la conferma del fatto che questa società, come le altre analoghe, svolge in regime di oligopolio, a prezzi alti, un servizio che presenta numerose ragioni di lamentela da parte degli utenti. Credo che Hera e gli amministratori di condominio, su impulso del Comune, dovrebbero a poco a poco creare le condizioni perchè si possa fare a meno di loro.

#16 
Scritto da Paolo Natali il 26 maggio, 2011 @ 11:22

Grazie per la tempestiva risposta,purtroppo mi sto rendendo sempre piu conto della realta’amministrativa Bolognese veramente contro in tutto e per tutto al cittadino,non voglio andare fuori tema in quanto qui non e’il posto adatto, ma ieri ho potuto constatare di persona che i servizi tributi Comunali come la TARSU non sono da meno,anzi!!!!e chiudo di nuovo ringraziando sperando che le cose possano cambiare e noi cittadini un giorno piu sollevati da tutte queste pretese-imposizioni prive di logica che ci vengono riservate continuamente senza un minimo di buonsenso.!
Saluti.

#17 
Scritto da fabio il 26 maggio, 2011 @ 14:25

mi è arriata la bolletta dell’acqua di 635 euro relativa al 3 periodo 2011 che va dal 10 maggio al 10 agosto 2011 ( periodo durante il quale , a parte 25 gg.di agosto , eravamo a Padova ). Da un pò di tempo viviamo solo in 2 persone e le ultime bollette precedenti a quella in questione , si aggirano sui 115_120 euro . Essendo chiaramente impossibile un simile improvviso consumo mi chiedo eLe chiedo come posso risolvere il problema . grazie Dimenticavo: si tratta di bolletta ELCA-BOLOGNA

#18 
Scritto da NEREA BENACCHIO il 24 marzo, 2012 @ 09:08

Mi sembra strano che le sia arrivata solo ora una bolletta relativa al periodo maggio-agosto del 2011. Inoltre mi sembra che lei paghi cifre non indifferenti (forse c’è una quato di acqua calda valutata ad un costo piuttosto alto). In ogni caso al posto suo mi sarei già recata ad ELCA per segnalare la cosa, portando le letture del contatore. Qualche anomalia ci sarà sicuramente

#19 
Scritto da Paolo Natali il 24 marzo, 2012 @ 13:43

Ho trovato questo articolo girovagando sul web per trovare una soluzione al mio problema… E’ arrivata la fatturazione relativa al periodo 30/12/2011- 10/04/2012 ,302,80 euro! In casa siamo in due, ma il contratto è intestato alla mia coinquilina residente. Oggi dopo 4 giorni di telefonate e un fax, un operatore della l.i.r.a. chiama la mia coinquilina comunicando che per quanto riguarda i consumi di acqua calda(pari a 24mc!) “evidentemente non sappiamo lavare i piatti”(parole sue) e per quanto riguarda i componenti..”ai fini della fatturazione rileva solo il residente” dunque continueremo ad avere circa 60 euro in più alla voce “eccedenza2″. Cosa posso fare????

#20 
Scritto da vincenza il 14 maggio, 2012 @ 15:44

ah..di quei 302,80..23 euro sono spese di attivazione.. tanto per precisare

#21 
Scritto da vincenza il 14 maggio, 2012 @ 15:47

Sulle spese per acqua calda quello che conta è il prezzo a mc. convenuto nell’ambito del condominio.
Per il resto, se siete in due avete diritto a che di questo si tenga conto nel consumo di fredda con il coefficiente di riduzione.

#22 
Scritto da Paolo Natali il 15 maggio, 2012 @ 11:22

salve,mi chiamo ignazio.ho ricevuto dall’uff.Lira,una bolletta alquanto salata essendo solo 2 componenti,del periodo (14/05/2012 al 06/09/2012) con un tot.di euro 226.20,con un consumo di 83 x acqua fredda, pr un periodo di 115 giorni.
Noto che nella fattura mi viene addebitato anche la spesa di depurazione e fogna.confrontando la fattura precedente noto un prezzo più alto di ben 100e. di differenza,nelle precedenti fatture la depurazione e la fognatura avevano un costo piu’ basso e contenuto,ora mi costa più la depurazione e fogna che l’acqua…….la cosa strana e che la “descrizione voce”i parametri numerici sono identici alla precedente fattura,alla voce “quantita” resta minimamente invariata,ad eccezione di alcune,come(mc.33/83/83)mi perdoni x l’ignoranza nel scrivere i dati,ma e un rebus,capire e decifrare i dati,di uso…..ho parlato tempo fà con un addetto all’uff. Lira,ma nn ho trovato risposta logica su il calcolo del consumo dell’acqua…ora andrò alla codacons,dove spero di risolvere questo rebus…..grazie.saluti

#23 
Scritto da ignazio m. il 19 novembre, 2012 @ 22:17

A tutt’oggi non è più possibile visitare il sito di ATO 5…
Continua la pazzesca modalità di computare l’acqua non considerando le persone non residenti.
Per gli studenti e tutti i lavoratori fuori sede un autentico salasso…
Io per lavoro vedo decine e decine di fatture di consumi di acqua,un appartamento di 5-6 studenti che rispettano il paramento virtuoso di 150 litri giorno di consumo può arrivare a spendere cifre pazzesche.
In un vecchio modulo di Elca era individuata la figura del “domiciliato” (ovvero cittadino con residenza fuori regione dichiarato con cessione di fabbricato in questura- procedura peraltro abolita) equiparato al residente.
Perchè tutto ciò è scomparso? Per difficoltà di verifica di queste presenze?
Stabilire dei criteri è possibile:
- Dichiarazione sostitutiva di atto notorio, sottoscritta da tutti i domiciliati
- Contratto registrato.
Tutti gli studenti hanno un contratto che serve per borse di studio e agevolazioni fiscali! Oltre a essere una scelta di equità, sarebbe un incentivo per combattere affitti e subaffitti in nero!
Oltre tutto ciò la mancanza di interlocutori è totale.

#24 
Scritto da Giovanni il 21 novembre, 2012 @ 19:08

come è possibile che la mia bolletta è di 143,07 euro e siamo 5 personesta scritto ke i n tre mesi ho consumato 134mc d’acquapenso ke è un alta la fattura

#25 
Scritto da tiffany il 26 novembre, 2012 @ 19:14

non riesco a capire come si calcola il costo 1mc di acqua calda quando la sorgente di calore e’unica sia per il riscaldamento che per acqua calda ho fatto una verifica nel periodo di sospensione del riscaldamento tenendo conto del introduzione del gasolio e del suo costo e del costo della energia elettrica del impianto di riscaldamento vorrei sapere se il calcola di 1mc e’ la somma delle spese del gasolio e della energia elettrica caldaia o c’e una formula specifica grazie

#26 
Scritto da ciro il 17 gennaio, 2013 @ 23:43

Per quanto ne so si può provare a fare un calcolo, secondo i criteri adottati da lei, ma alla fine ciò che conta è la decisione assunta dall’assemblea di condominio. E’ evidente che se il costo applicato è minore di quello reale si fa un piacere ai grossi consumatori di acqua calda e viceversa.

#27 
Scritto da Paolo Natali il 18 gennaio, 2013 @ 11:32

Qualcuno mi fa sapere come si risolvono le anomalie del contatore? Mi sono accorto ieri che nel mio appartamento affittato studentesse a Bologna, il contatore dell’acqua fredda gira lo stesso anche a d acqua chiusa!! Ho verificato dappertutto e assicuro che non c’è alcuna perdita (water ecc). Ne consegue un grandissimo consumo di acqua anomalo il cui errore è facilmente dimostrabile.
Domani interpellero’ l’amministratore e LIRA di Bologna ma vorrei notizie da qualcunio che ha avuto la mia stessa esperienza! Naturalmente e , penso giustamente, le ragaze non hanno alcuna intenzione di pagare !! Grazie Romolo

#28 
Scritto da Romolo il 23 febbraio, 2014 @ 12:05

Dopo aver chiarito il problema con amministratore e LIRA si tratterà di sostituire il contatore.

#29 
Scritto da Paolo Natali il 24 febbraio, 2014 @ 09:44

La cosa non è così banale. SE il contatore acqua fredda è a mulinello, cioè quando gira forte si sentono le pale girare e il conteggio è di tipo meccanico e non elettronico, il fatto che segni metri cubi è chiaro indice che sta transitando acqua. Dove vada a finire può essere un apparente mistero ma sta passando. In alcuni casi accertati, si è scoperto che qualcuno più o meno abusivamente o per errore dell’impiantista era attaccato al contatore di un altro. Con un idraulico si può trovare la derivazione che usa il tuo contatore. Resta valida in ogni modo l’ipotesi di una perdita d’acqua.

#30 
Scritto da Maurizio Barelli il 24 febbraio, 2014 @ 21:00

Ma se noi paghiamo il riscaldamento, cioè l’acqua che viene riscaldata nella nostra centrale termica condominiale, perché dobbiamo pagarla un’altra volta 10€\mc???? Ci sono interessi e accordi taciti tra Lira e i loro amministratori e noi, poveri ignoranti dobbiamo piegare la testa. Vorrei vedere se qualcuno inizia a non pagarla, che fate???? Bollette di 400€??? E loro si mettono i soldi in tasca. Ma la cosa più assurda che è stato deciso senza che qualcuno venisse consultato. Spero che fallimentare subito!

#31 
Scritto da laras il 12 giugno, 2016 @ 18:56

Quello che si paga a LIra in misura corrispondente all’acqua calda consumata dovrebbe corrispondere al costo del combustibile necessario a scaldare quell’acqua. L’insieme delle somme così versate a Lira viene sottratto al costo complessivo del riscaldamento. Se non si facesse così, anche l’acqua calda verrebbe pagata con i millesimi del riscaldamento, il che non è giusto.

#32 
Scritto da Paolo Natali il 13 giugno, 2016 @ 09:01

Sto verificando i costi condominiali degli ultimi 5 anni ed in particolare di quelli dell’acqua calda; come indicato negli interventi precedenti le quote versate, in qusto caso ad Elca, per il consumo dell’acqua calda vengono detratte quasi per la totalità dal costo del riscadamento ; e tale sommatoria viene poi ripartita ai condomini in base ai millessimi ; in pratica l’importo riaccreditato dalla società viene quindi spalmato ai condomini non in base agli effettivi consumi, in funzone delle somme pagate, ma in funzione dei millesimi. Chiedo: è corretta una cosa di questo genere, tenuto conto che la tariffa dell’acqua calda è di eur 16.40?

#33 
Scritto da Anna Rosa il 30 dicembre, 2018 @ 18:39

Non è corretta ma è l’unica possibilità se non si è in condizioni di sapere con esattezza quale sia il costo effettivo dell’energia utilizzata per riscaldare l’acqua. Nel mio condominio il 2018 è stato il primo anno del nuovo e più giusto regime, dopo che sono stati montati i contatori di calore sia presso i condomini che in centrale termica.

#34 
Scritto da Paolo Natali il 31 dicembre, 2018 @ 09:35

Trackbacks

  1. Ancora sulla bolletta dell’acqua  on settembre 5th, 2010 @ 10:21

Aggiungi un commento

* usa un nome vero
* non verrà pubblicata

Articolo successivo: Un Convegno sulla Famiglia