La scelta di Carlo

Questo post è stato scritto da Paolo Natali il 8 agosto, 2022

Carlo Calenda

Giudico la decisione di Calenda, di cancellare l’accordo stipulato con il PD soltanto il 2 agosto, profondamente sbagliata, per diversi motivi che provo ad elencare.

  1. La decisione è stata intempestiva in quanto è stato annullato un patto che contemplava la possibilità per il PD di stringere altri accordi con forze politiche distanti da Azione (tanto è vero che conteneva espressioni come “escludere dai collegi uninominali candidati divisivi come i leader delle forze politiche che costituiranno l’alleanza”,e anche “scomputando dal totale dei collegi quelli che verranno attribuiti alle altre liste dell’alleanza elettorale”. Insomma, Calenda poteva pensarci prima e decidere di andare da solo prima di firmare l’accordo.
  2. Azione rinuncia di fatto a qualsiasi seggio nel maggioritario e non so se questo sarà compensato da un maggior numero di voti nel proporzionale. Contro Azione infatti peserà “il voto utile” nel senso che un voto dato ad Azione sarà efficace solo per il proporzionale e non per l’uninominale.
  3. Il centrosinistra nel maggioritario, tenuto conto del fatto che Azione, I.V. e M5S corrono da soli, prenderà, se va bene, solo una manciata di seggi, il tutto a vantaggio del centrodestra. Era chiaro fin dall’inizio che non si trattava di fare un’alleanza per governare, ma solo (visto il sistema elettorale) per impedire una vittoria “a valanga” del destracentro.
  4. Si è messo in grave difficoltà Letta all’interno del suo partito, spostando di fatto l’asse del PD a sinistra e danneggiando i riformisti all’interno del partito. Inoltre si dà fiato a chi ha contrastato o fatto cadere Draghi (Fratoianni, Bonelli, Conte…). Letta aveva dato prova di grande pazienza, determinazione e coerenza: i due accordi con Azione e +Europa da una parte e S.I. e Verdi dall’altra erano oltretutto ben diversi, il primo era un accordo di governo con punti programmatici significativi in comune, il secondo era, dichiaratamente, un accordo tecnico, puramente elettorale e a difesa della Costituzione. Anche la rinuncia ad accordi con il M5S avrebbe dovuto essere apprezzata da Calenda.
  5. Last but not least si è causata una rottura tra Azione e +Europa.

Insomma un vero capolavoro.

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