Un respiro….di sollievo

Questo post è stato scritto da Paolo Natali il 2 gennaio, 2022

Con la fine dell’anno ed in attesa del consueto e documentato rapporto di Arpae sulla qualità dell’aria nel 2021 è già possibile fare qualche considerazione di segno positivo, almeno sulla concentrazione delle polveri sottili PM10 a Bologna.Aria

Nel corso del 2021 ci sono stati 29 superamenti del limite di legge di 50 mcrgr/mc. Non è stato superato pertanto il numero limite pari a 35. Nel 2020 i superamenti erano stati 42.

Sarà interessante verificare se questo oggettivo miglioramento sarà confermato anche dal dato (più rappresentativo della qualità dell’aria) della media annua. Nel 2020 il valore era stato di 26 mcrgr/mc, nettamente inferiore al limite di legge, pari a 40 mcrgr/mc.

Se confrontiamo poi Bologna con gli altri capoluoghi di provincia dell’Emilia-Romagna, vediamo che solo a Forlì le cose sono andate meglio (24 superamenti). Peggio in tutti gli altri casi, sia ad ovest (Modena 62, Reggio 51, Piacenza 45, Parma 42) che ad est (Ferrara 42, Rimini 36 e Ravenna 33). Ricordo per inciso che i valori citati riguardano la centralina che in ogni città è giudicata rappresentativa delle condizioni di traffico urbano.

In attesa, come detto, delle valutazioni degli esperti di ARPAE, si può ragionevolmente ipotizzare che, al di là delle condizioni meteo di instabilità/stabilità atmosferica che influenzano in misura determinante la qualità dell’aria, possano aver pesato in senso favorevole, da un lato il miglioramento delle emissioni del parco veicoli in circolazione, dall’altro (magra consolazione rispetto alle conseguenze negative del riscaldamento globale) il regime di funzionamento ridotto degl’ impianti di riscaldamento.

Colgo l’occasione per aggiungere una riflessione sul tema “Passante e qualità dell’aria”, che torna di attualità dopo la recente delibera del comune di Bologna che dà il proprio definitivo assenso all’opera. Uno degli argomenti utilizzati da chi si oppone ai lavori è che il sistema raccordoA14/tangenziale è già oggi il maggiore responsabile dell’inquinamento atmosferico a Bologna e che le cose sono destinate a peggiorare con la realizzazione dell’ampliamento.

Ricordo che in anni passati ARPA (ex-ARPAE) ha svolto diverse indagini con il proprio laboratorio mobile. Da queste risulta che il contributo del sistema è diverso a seconda dei parametri considerati e della distanza dei ricettori dal nastro stradale, ma, in generale, i valori misurati nelle zone limitrofe alla tangenziale non si discostavano da quelli misurati dalla centralina di porta S.Felice. In secondo luogo per esprimere giudizi attendibili sarà bene attendere i risultati delle ulteriori campagne di monitoraggio che verranno effettuate in fase di anteoperam, le relative simulazioni modellistiche e le misurazioni in fase di cantierizzazione e postoperam, per avere conferma o meno degli effetti della prevista fluidificazione del traffico conseguente all’intervento e dell’ulteriore miglioramento del parco veicolare con incremento del ricorso all’elettrico.

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