Il gioco dell’oca delle infrastrutture

Questo post è stato scritto da Paolo Natali il 9 aprile, 2018

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Sistema tangenziale/autostrada

Visto il risultato delle elezioni politiche del 4 marzo scorso, gli esponenti locali dei partiti vincitori (Centrodestra a trazione leghista e Movimento 5 s) ne hanno immediatamente approfittato per riprendere il canoneggiamento contro il Passante di Bologna, sostenendo che il prossimo governo (di cui al momento in realtà non si ha notizia) avrebbe potuto e dovuto cancellare l’opera.

Quindi, oltre a criticare i Ministri dell’Ambiente e dei Beni culturali per aver firmato i decreti conseguenti alla Valutazione d’Impatto Ambientale positiva, si è diffidato il Ministero delle Infrastrutture dal convocare la Conferenza dei Servizi che dovrebbe dare avvio definitivo all’opera.

Ciascuno fa ovviamente il suo mestiere, sorvolando bellamente ragioni di legittimità e di opportunità e cavalcando le tante critiche, proteste e dubbi che un’infrastruttura importante (ed impattante) come il Passante aveva sollevato.

Non so come andrà a finire. Certamente il risultato elettorale non accelererà né faciliterà l’iter di per sé lungo e complesso dell’opera.

Quello che mi sembra indiscutibile è che se si bloccherà il Passante, a rallegrarsene saranno, oltre agli oppositori, anche ASPI (Autostrade per l’Italia) che potrà evitare di spendere parecchie centinaia di milioni di euro.

L’altra cosa che mi sento di sottolineare è che i partiti “picconatori” del Passante ripresentano le loro alternative assolutamente inadeguate a risolvere le criticità del sistema autostrada/tangenziale.

Forza Italia e Lega puntano sul Passante Sud, difficile a realizzarsi per la fragilità del territorio attraversato ma soprattutto capace di alleggerire solo parzialmente l’autostrada e del tutto ininfluente rispetto al traffico che interessa la tangenziale.

Il Movimento 5 Stelle da parte sua se la cava con il mantra del potenziamento del Servizio Ferroviario Metropolitano, trascurando il fatto che esso risponde ad una domanda di mobilità del tutto diversa da quella che viene soddisfatta (sia pure con un basso livello di servizio) dal sistema autostrada/tangenziale.

Siamo in attesa di chi riproporrà il Passante Nord e così, come nel gioco dell’oca, si ritorna alla casella di partenza. Peccato che nel frattempo passino gli anni.

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