Una brutta notizia

Questo post è stato scritto da Paolo Natali il 18 luglio, 2015

ilregnobisQualche giorno fa, come abbonato alla rivista Il Regno, ho ricevuto la comunicazione che trascrivo qui di seguito.

Cari lettori, cari amici,

come forse avrete già saputo, la Direzione aziendale del Centro editoriale dehoniano ha reso pubblica, questa mattina 16 luglio 2015, la sua intenzione di chiudere, purtroppo, la storica testata Il Regno assieme alle riviste Settimana e Musica e assemblea al 31 dicembre 2015.

La rivista, fondata nel 1956, e giunta alla vigilia del suo 60° anniversario, è stata soprattutto e prima di ogni altra cosa protagonista della vita ecclesiale e della riflessione civile di questo paese.

Dal Regno sono nati dapprima le Edizioni dehoniane Bologna (EDB), poi via via le altre riviste che compongono il Centro editoriale dehoniano.

Questa decisione della proprietà, la Provincia dell’Italia settentrionale dei dehoniani, è sofferta ed è grave, ed è assunta a fronte di una crisi strutturale ed economica che in questi anni non ha risparmiato nessuno, neppure noi.

Chiudere questa nostra storia nel momento in cui il pontificato di papa Francesco rilancia in ogni punto della vita della Chiesa lo spirito e la forma del Concilio Vaticano II, di cui questa rivista è stata tra i protagonisti, ha persino qualcosa di paradossale oltre che di doloroso.

Come direttore e come redazione ci auguriamo che questa storia possa proseguire in altro modo e in altra forma nella continuità di un servizio d’informazione religiosa che è stato in questi 60 anni libero, competente e fedele.

Un sincero ringraziamento a tutti e un fiducioso arrivederci.

Gianfranco Brunelli
e la redazione

La notizia della prevista chiusura de Il Regno è davvero una brutta notizia, per me e non solo per me.

Sono abbonato a Il Regno da moltissimi anni, direi almeno da una quarantina. E’ una rivista che ha contribuito in misura significativa alla mia formazione religiosa ed ecclesiale. In particolare nel post-Concilio, sia attraverso l’informazione sui documenti della Chiesa italiana ed universale, sia attraverso i commenti sull’ attualità ecclesiale, ha aiutato me e tanti credenti, ad assumere le nostre responsabilità di fedeli laici. Più di recente Il Regno ha permesso di seguire da vicino le vicende del Sinodo sulla Famiglia che si concluderà nel prossimo mese di ottobre, rendendo un grande servizio.

Temo che si tratti di una scelta ormai irrevocabile, dettata da stringenti ed ineludibili ragioni economiche, anche se spero che l’auspicio con il quale Brunelli conclude la sua lettera possa realizzarsi.

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