Coppie sposate e coppie di fatto

Questo post è stato scritto da Paolo Natali il 18 giugno, 2011

Ha suscitato notevole scalpore la dichiarazione fatta dal Sindaco Merola ad E’Tv in merito alla opportunità di riconoscere alle anellicoppie sposate qualche vantaggio nell’accesso ai servizi rispetto alle coppie di fatto.

Mi si perdoni l’autocitazione ma sono le stesse cose che ebbi occasione di dire in Consiglio comunale, il  18 dicembre 2006, nel corso del dibattito sul nuovo regolamento di E.R.P. (Edilizia residenziale pubblica), ribadendole nella seduta del 20 dicembre in due dichiarazioni di voto.

Parlavo allora a nome del gruppo della Margherita e sostenni l’opportunità, con le necessarie motivazioni, che alle giovani coppie sposate venisse attribuito, per l’assegnazione delle case pubbliche, un punteggio aggiuntivo (anche simbolico) rispetto alle coppie di fatto, quale riconoscimento sociale della responsabilità pubblicamente assunta con la scelta del matrimonio.

La proposta incontrò forti opposizioni da parte del gruppo DS e venne ritirata per senso di disciplina rispetto alla coalizione di maggioranza, ma venne lasciata a futura memoria in attesa di una ripresa della riflessione, che continuo a ritenere necessaria, come le dichiarazioni di Merola confermano.

Il Sindaco infatti, stando alle dichiarazioni rilasciate oggi, non ha rettificato le sue convinzioni ma, viste le reazioni suscitate nella maggioranza che lo sostiene, ha preferito rinviare a successivi confronti ed approfondimenti. Mi lasciate sperare che Virginio, che nel dicembre del 2006 era Assessore alla casa, si sia ricordato del dibattito consigliare di allora?

Sarei molto lieto se aveste la pazienza di scaricare e di leggere i miei tre interventi di allora. Cliccate su cons18-12-06intnatali

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Per chi comunque non avesse voglia di farlo ribadisco sinteticamente le ragioni che motivarono la mia proposta e che ritengo tuttora valide.

1) Se si ritiene che la scelta di sposarsi abbia una rilevanza pubblica, in ragione delle responsabilità pubblicamente assunnte con quest’atto e non sia soltanto un fatto che riguarda la sfera privata, non è affatto assurdo pensare che tale scelta possa comportare riconoscimenti pubblici in termini di agevolazioni nell’accesso ad alcuni servizi pubblici, in attuazione dell’art.29 e, ancor più dell’art.31 della Costituzione (“La Repubblica agevola con misure economiche e altre provvidenze la formazione della famiglia e….”).

2) Le uniche provvidenze erogate dal Comune alle quali si può pensare sono quelle che riguardano appunto la formazione della famiglia e cioè le giovani coppie: mi riferisco in particolare (e soltanto) all’assegnazione delle case pubbliche, alle graduatorie per la concessione di finanziamenti per l’acquisto della casa, all’autorecupero ed al microcredito.

3) Questo non significa contraddire la prassi in uso ormai da molti anni che prevede la possibilità di accesso a queste e ad altre provvidenze pubbliche da parte delle coppie di fatto, anche omosessuali, riconfermataa qualche anno fa dallo Statuto regionale (i cosiddetti, impropriamente, “DICO all’emiliana”).

4) Tutti gli altri servizi e provvidenze del welfare (nidi, materne, refezione scolastica, anziani ecc. ecc.) non possono in alcun modo “premiare” le coppie sposate.

5) E’ superfluo precisare che quando si parla di matrimonio s’intende matrimonio civile, per cui non hanno alcun senso le dichiarazioni che ho sentito che contenevano un richiamo alla necesaria laicità.

6) Esulano da questo specifico tema sia il riconoscimento alle coppie di fatto (anche omosessuali) da parte della normativa nazionale, di maggiori diritti e tutele sul piano del diritto civile (i DICO o i PACS) a cui sono personalmente favorevole, sia il tema del matrimonio tra omosessuali, a cui sono personalmente contrario.

Insomma non v’è dubbio che su questo tema si misurino diversità di vedute e di opinioni, anche all’interno del PD, diversità che devono trovare occasioni e modalità di confronto nel merito, senza essere frettolosamente derubricate come irrilevanti.

Commenti dei lettori

Impeccabile come sempre la tua analisi ;speriamo che Merola non sia costretto dai vari Grillini ,Lo Giudice etc etc a rimangiarsi il tutto .
Giuliano Satanassi

#1 
Scritto da Giuliano Satanassi il 19 giugno, 2011 @ 19:22

Ciao Paolo, condivido tutto.

Il dibattito che si è scatenato confonde sempre il tema del riconoscimento delle unioni omosessuali, che è una questione fondamentale, con la distinzione matrimonio / unioni di fatto.

Il tuo ragionamento è laico e civile perchè mette in fila le questioni senza pregiudizi. Detto così sembra facile ma molti si sottraggono a questo esercizio.

Giovanni

#2 
Scritto da Giovanni Fini il 19 giugno, 2011 @ 22:40

Grazie, caro Giuliano.

#3 
Scritto da Paolo Natali il 20 giugno, 2011 @ 15:13

Ti ringrazio, caro Giovanni.

#4 
Scritto da Paolo Natali il 20 giugno, 2011 @ 15:14

D’accordo pure io.
Non si capisce come molticontinuino a considerare il matrimonio come una questione privata tra coniugi, mentre è evidente, in tutte le società e in tutte le culture, che il matrimonio non è un impegno privato verso una persona, ma un unpegno che si assume, verso la persona che si sposa, di fronte alla collettività. Quando si contrae matrimonio vengono letti gli inerenti articoli del codice civile, che richiamano i DOVERI che i coniugi assumono reciprocamente. Non è un impegno privato (non serve nessun pubblico ufficiale per un impegno privato) ma un impegno pubblico. Chi volontariamente assume maggiori doveri, impegnandosi quindi a sgravare la collettività, almeno in parte, dal compito di occuparsi dell’altra persone, è logico che abbia pure, di conseguenza, maggiori riconoscimenti.
Il che, hai fatto bene a dirlo, non significa affatto voler trattare diversamente i figli delle coppie sposate dai figli delle coppie non sposate.
Anche se, paradossalmente, nessuno sembra lamentarsi del fatto che accada proprio il contrario: che a volte, per l’accesso ai servizi, essere figli di coppie non sposate è un vantaggio.

#5 
Scritto da roberto fattori il 6 luglio, 2011 @ 19:44

Grazie caro Roberto del tuo contributo con il quale concordo pienamente.

#6 
Scritto da Paolo Natali il 7 luglio, 2011 @ 18:32

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  1. A proposito di ticket e famiglia  on agosto 27th, 2011 @ 16:09

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