Finalmente i dati su chi viaggia senza pagare il biglietto del bus

Questo post è stato scritto da Paolo Natali il 10 marzo, 2011

biglietto bus

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Concludevo così un post del 5 febbraio scorso  sull’aumento del prezzo dei biglietti del trasporto pubblico.

Inoltre in tema di abusivismo, che rappresenta forse la principale ragione della protesta dei cittadini paganti, a fronte degli aumenti tariffari, credo che l’azienda possa e debba documentare l’entità reale del fenomeno, oltre ad assumere tutti i provvedimenti utili a ridurre al minimo l’entità di questo deprecabile comportamento.

Nella rubrica “Lettere” della cronaca bolognese di Repubblica compare oggi una nota nella quale ATC documenta come si è giunti a quantificare il dato dell’abusivismo.

Per tre settimane, dal 4 febbraio scorso, ATC ha compiuto rilevazioni particolareggiate sulle linee urbane di Bologna. Questa verifica ha interessato 27.650 passeggeri. Il 36,8% dei viaggiatori effettua la convalida del titolo o acquista il biglietto a bordo; il 57,1% è composto da abbonati; il 6,1% elude il pagamento e, al controllo, prende la multa. Quindi il 63,2% sale senza obliterare. Sul piano della percezione occorre rivedere i pregiudizi: su 10 persone che vediamo salire senza convalidare, solo una è realmente in difetto di biglietto, le altre 9 pagano regolarmente il servizio utilizzando gli abbonamenti.

Bene. Forse era meglio dare ain anticipo e con più evidenza questa informazione, da parte di ATC. Adesso speriamo che l’azienda s’impegni ancora di più per abbassare quella percentuale e, naturalmente, che il senso civico dei cittadini migliori.

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Commenti dei lettori

Che le inchieste ‘ fai da te ‘ divulgate in tutta fretta dai giornali fossero alquanto empiriche lo si era capito bene. I dati vanno quindi ridimensionati anche se non sottovaluterei comunque il fenomeno degli abusivi a bordo. L’evasione dal pagamento del titolo di viaggio quantificata nel 6,1% riconduce a un danno subito dall’Azienda di quasi 9 Milioni di Euro in un anno sulle sole linee urbane…
Roberto Amori

#1 
Scritto da Roberto Amori il 15 marzo, 2011 @ 04:56

Infatti. Si tratta di un dato da cui partire per puntare ad abbassarlo con le più opportune iniziative di carattere culturale/educativo e tecnologico (tornelli). Anche il monitoraggio dovrà essere costante ed i dati rilevati diffusi con trasparenza.

#2 
Scritto da Paolo Natali il 17 marzo, 2011 @ 09:44

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