A proposito dell’aumento delle tariffe ATC

Questo post è stato scritto da Paolo Natali il 5 febbraio, 2011

tariffe

Io vado in bus

I recenti aumenti delle tariffe del trasporto pubblico locale sono motivati essenzialmente dai pesanti tagli imposti alle regioni dal governo Berlusconi: questo non va mai dimenticato.
Così come va ricordato il blocco per parecchi anni del costo del biglietto e la positiva gestione, sotto il profilo economico, di ATC.

Detto ciò, ritengo che sia mancata un’ adeguata e diffusa informazione e comunicazione preventiva,volta a rendere pienamente consapevole la cittadinanza, cifre alla mano, delle condizioni del bilancio di previsione 2011 dell’azienda, che hanno reso indispensabile la manovra, e dei criteri con i quali si è deciso di distribuire gli aumenti tra i diversi titoli di viaggio, criteri che non possono rispondere a mere esigenze di carattere contabile, ma che dovrebbero evitare il più possibile di penalizzare o di allontanare gli utenti abituali del servizio.Tale informazione, sempre necessaria, lo è tanto più in un momento, come quello attuale, nel quale ai cittadini vengono chiesti da ogni parte gravosi sacrifici.

Sarebbe altresì auspicabile che gli aumenti tariffari potessero avere qualche contropartita (essa pure da esplicitare) in termini di miglioramento del servizio e di agevolazioni tariffarie a particolaricategorie (famiglie numerose, durata di validità del biglietto, giornate di blocco della circolazione ecc.).

Inoltre in tema di abusivismo, che rappresenta forse la principale ragione della protesta dei cittadini paganti, a fronte degli aumenti tariffari, credo che l’azienda possa e debba documentare l’entità reale del fenomeno, oltre ad assumere tutti i provvedimenti utili a ridurre al minimo l’entità di questo deprecabile comportamento.Penso che in questa circostanza di particolare criticità si potesse fare di più e meglio per consolidare e non indebolire l’attaccamento dei bolognesi ad un’azienda che rappresenta un importante patrimonio per la vita della nostra città: insomma anche in questa circostanza ci è mancata la buona politica.

Commenti dei lettori

Non nascondiamoci dietro a un dito. Non è mancata solo la buona politica ma anche una intelligente e saggia applicazione degli aumenti. Nessun venditore in concorrenza appliccherebbe di colpo aumenti così elevati e difformi per lo stesso prodotto (1,20 a terra, 1,50 a bordo) sperando di poter mantenere i clienti. Ma tant’è, si lavora in monopolio…
Paolo

#1 
Scritto da Paolo Picotti il 14 febbraio, 2011 @ 08:48

Caro Paolo, credo che una buona politica avrebbe proprio saputo, come dici tu, trovare una “intelligente e saggia applicazione degli aumenti”

#2 
Scritto da Paolo Natali il 14 febbraio, 2011 @ 16:51

L’ineluttabilità dell’aumento l’hai già detta tu Paolo. Certo la comunicazione è stata nulla per il fatto che la Cancellieri si è solo limitata a dare l’autorizzazione e non è stato predisposto nessun sistema d’informazione. Bisogna però anche ricordare che questa aumento è stato generale in quasi tutt’Italia da eccezione di Firenze che però ha ridotto il servizio. Io penso che comunque i nostri concittadini,anche in forma indiretta, cioè sapendo che c’è stato l’aumento del biglietto nelle altre città, non siano rimasti fin troppo sorpresi. Per quanto riguarda il costo maggiore del biglietto in vettura personalmente lo trovo giusto in quanto è da pochissimo che a Bologna si è introdotta questa possibilità di fare il bigliett in vettura oltre al fatto che in alcuni autobus non è tuttora possibile e sicuramente mai lo sarà. Quindi è sempre bene che ci ricordiamo di fare il biglietto fuori vettura visto poi che un biglietto lo possiamo prendere pressochè dovunque.
Chiudo con l’abusivismo: be’ negli ultimi tempi vedo moltissimi controllori (o forse gli becco solo io) quindi penso che fare i furbi sia diventato molto più complicato. Spero che continuino così.

#3 
Scritto da Lorenzo Lipparini il 14 febbraio, 2011 @ 23:06

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