Ecosistema urbano 2010. Come sta l’ambiente a Bologna?
Il Sole 24 ore di lunedì 19 ottobre ha pubblicato la classifica (giunta ormai alla 17^ edizione) curata da Legambiente e da Ambiente Italia, dei 103 capoluoghi di provincia, valutati sulla base di 27 indicatori di carattere ambientale (che riguardano la qualità dell’aria, l’acqua, i trasporti, l’energia, i rifiuti e la sensibilità ambientale delle pubbliche amministrazioni e delle aziende), misurati nel 2009.
E’ interessante ed utile esaminare il posizionamento di Bologna, in senso assoluto, e in senso relativo sia rispetto alle altre 9 città metropolitane del paese, sia rispetto all’anno passato.
Bologna si classifica al 9^ posto assoluto, come l’anno passato. E’ ancora una volta l’unica delle grandi città a collocarsi nella parte alta della graduatoria (dominata dalle città di minori dimensioni, nell’ordine Belluno, Verbania, Parma, Trento, Bolzano, Siena, La Spezia e Pordenone). Tutte le grandi città arretrano rispetto alla classifica dell’anno scorso (Milano è 63^ e perde 17 posizioni, Roma 75^ e ne perde 13, Napoli 96^ e ne perde 7), con l’eccezione di Torino che guadagnatre posti ma si colloca al 74^ posto.
Quindi, senza attribuire ad Ecosistema urbano un pe so ed un’attendibilità superiori al dovuto, credo si possa essere moderatamente soddisfatti del risultato ottenuto dalla nostra città e, indirettamente, dall’ amministrazione Cofferati che l’ha governata dal 2004 al 2009. Tra l’altro Bologna ha ricevuto un premio specifico per la campagna sul risparmio idrico, che speriamo continuerà a dare i suoi frutti, dato che, come vedremo tra poco, quello dei consumi idrici è uno dei punti deboli della nostra città.
Inoltre è assai interessante prestare attenzione alle 27 classifiche parziali, per esaminare come Bologna si colloca in esse, in modo da essere conspevoli di quali siano i nostri punti di forza e di eccellenza (da confermare e da consolidare) e quali le criticità, da superare attraverso le politiche dei prossimi anni.
Bologna è prima in assoluto sulla Mobilità sostenibile (indice sintetico) e sulla Pianificazione e partecipazione ambientale (indice sintetico), è terza sul Solare fotovoltaico sugli edifici comunali, quarta per il contenuto Tasso di motorizzazione (auto) mentre è al 78^ posto per il Tasso di motorizzazione dovuto alle moto, sesta per i Passeggeri che usano il trasporto pubblico e nona per l’Offerta di trasporto pubblico, decima per l’Estensione delle zone a traffico limitato e per le Politiche energetiche (indice sintetico).
E veniamo ai punti neri, che sono rappresentati, oltre che dal numero abnorme delle moto, dai Consumi elettrici domestici (95^) ed idrici (70^), dall’Inquinamento dell’aria (biossido d’azoto ed ozono) e dalla Raccolta differenziata dei rifiuti (33,3%).
Insomma la classifica sulla qualità dell’ambiente, come le analoghe classifiche sulla qualità della vita delle province, che il Sole 24 ore ed Italia Oggi pubblicheranno alla fine dell’anno, offriranno utili indicazioni e stimoli all’amministrazione che andremo ad eleggere nella prossima primavera.
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Commenti dei lettori
mah, caro Paolo, oggi una signora molto anziana mi ha chiesto di aiutarla a salire i gradini che da via dello Scalo portano a viale silvani passando davanti all’asilo Andersen, quei gradini sono privi di un banale mancorrente e per lei impossibili da fare senza un aiuto… altro che mobilità sostenibile, questi rapporti sono molto sensibili alle campagne propagandistiche, non è che vanno in giro per la città tenendo a braccetto un’anziana per vedere com’è davvero la situazione di chi cammina per Bologna… ciao
a proposito delle moto ribadisco un mio vecchio pallino: perchè non incentivare quelle elettriche con facilitazioni di acquisto, e di conduzione (bollo, che forse è già facilitato) e privilegi di accesso. Potrebbe essere un modo anche per sviluppare il prodotto, che presenta ancora la forte criticità della bassa autonomia (ma comunque sufficiente per molti tragitti casa-luogo di lavoro) e dare opportunità nuove alle aziende, anche locali, di motocicli.
Quello che proponi è del tutto condivisibile. Incentivi e facilitazioni abbinate a divieti, per i mezzi più inquinanti. E’ la strada che si è seguita già per le auto.
Per i motocicli il Piano Generale del Traffico Urbano prevede una prima misura di limitazione ai motocicli nella T per i più inquinanti. Vedremo se il nuovo Sindaco avrà il coraggio di attuarla.