Case pubbliche e servizi sociali. Mancano i soldi!
I mezzi d’informazione in questi giorni ne hanno parlato.
- Nella nostra città siamo di fronte ad una situazione gravissima di emergenza abitativa: numerosi sfratti che colpiscono famiglie indigenti e penalizzate dalla crisi economica ed occupazionale, con 8500 domande di case pubbliche a fronte di un migliaio di case sfitte che non vengono assegnate perchè mancano i fondi per ristrutturarle.
- I servizi sociali, la cui efficienza è da sempre un vanto della nostra città, versano in una condizione di grave difficoltà in mancanza di alcuni milioni di euro per finanziarli, non previsti nel bilancio 2010.
E’ possibile, ed auspicabile, che si riescano a reperire fondi pubblici (statali e regionali soprattutto) per far fronte a tale necessità ed è doveroso realizzare ogni possibile risparmio ed economia di spesa.
Ma io credo che la buona politica debba anche avere il coraggio della verità, sfidando l’impopolarità ed abbandonando slogan facili e fuorvianti (”non metteremo le mani in tasca dei cittadini”).
Gli affitti delle case popolari e le tariffe dei servizi comunali sono bloccate da parecchi anni: si tratta di una misura encomiabile, di cui le amministrazioni locali hanno menato vanto. Ma perchè non prendere atto che la situazione attuale non consente di confermare a tempo indefinito questa scelta? Perchè non decidere aumenti graduali dei canoni e delle tariffe, commisurati ai redditi degli utenti e con i necessari esoneri per le famiglie in effettiva e comprovata difficoltà?
Non so se il Commissario, che amministra la città in questo periodo, avrà la forza e l’autorità per fare queste scelte. Se non sarà così toccherà alla politica, quando sarà il momento, assumersi le responsabilità che le competono.
Commenti dei lettori
Non sarebbero da aumentare i canoni delle case popolari,ma di eseguire accurate verificeh sul reddito dei residenti echiudere il rapporto affittuario con chi supera certi redditi (da stabilire) Quanto ai fondi per l’assistenza, è vergognoso che da mesi i servizi sociali sono a secco e praticamente chi chiede aiuto non riceva nemmeno un bicchiere d’acqua. La commissaria non aveca trovato di recente un fondo residuo? perchè non usarlo per l’assistenza diretta a tante famiglie senza reddito, per lo più straniere, il cui unico lavoratore è stato icewnziato?