Renzi o Grillo ?

Questo post è stato scritto da Paolo Natali il 20 febbraio, 2014

Sento anch’io il bisogno di commentare l’incontro tra Renzi e Grillo di ieri.

renzigrillo

Beppe Grillo e Matteo Renzi

Ricordo innanzitutto che si trattava dell’incontro istituzionale di consultazione tra il presidente incaricato di formare il nuovo governo ed il M5S. Forse ricorderete che incontri come questo si svolsero tra Bersani prima e Letta poi in analoghe circostanze. In tali occasioni si presentarono, in rappresentanza del M5S, soltanto i capigruppo di Camera e Senato.

Questa volta Grillo aveva dichiarato che non si doveva partecipare all’incontro. Tuttavia, di fronte ad opinioni contrastanti all’interno dei gruppi parlamentari ed al parere favorevole espresso via web dai militanti, Grillo ha acconsentito all’incontro ma ha deciso di partecipare di persona e (come si è visto) ha parlato solo lui, lasciando in ombra i capigruppo ed il vicepresidente della Camera Di Maio.

A mio giudizio Grillo, consapevole dell’abilità dialettica e comunicativa di Renzi, ha temuto che i suoi parlamentari uscissero male dal confronto ed ha messo in gioco il suo carisma personale, cercando di neutralizzare Renzi, impedendogli di fatto di comunicare i suoi intenti programmatici.

Anche la richiesta di diretta streaming andava in questa direzione. Peccato che il PD utilizzi tale modalità, in modo trasparente, in occasione delle riunioni della sua Direzione mentre il M5S si guarda bene dal praticarla negl’ incontri dei suoi gruppi parlamentari.

Detto questo sulle premesse, l’incontro ha avuto lo svolgimento che sapete e che lascio a voi giudicare.

Io non credo che l‘atteggiamento autoritario ed intollerante di Grillo sia risultato accettabile da parte dei parlamentari e dei sostenitori del M5S che si erano espressi a favore della partecipazione alle consultazioni.

A me sembra comunque che tanto Renzi che Grillo siano consapevoli che i prossimi 100 giorni saranno decisivi per determinare il futuro del nostro paese. Il risultato delle elezioni europee dirà in sostanza se il M5S “sfonderà” o se comincerà la sua parabola discendente. Se Renzi, con modi che hanno sorpreso (ed anche deluso) tanti dei suoi sostenitori, ha di fatto dimissionato il governo Letta per prenderne il posto, è perchè si è reso conto che, o si riesce a dare nei prossimi mesi un segnale di effettivo cambiamento attraverso l’approvazione di alcuni provvedimenti di riforma che il paese attende da anni e di misure che aiutino cittadini ed imprese a superare la difficile congiuntura, oppure il sentimento d’indignazione e di disprezzo nei confronti del sistema politico che monta nel paese, si tradurrà in un gigantesco voto “antisistema ed anticasta” ed in una massiccia astensione.

Un’ultima annotazione. Questa mattina il giornalista del Fatto Quotidiano, Barbacetto, nel programma radiofonico “Prima pagina” sosteneva che il M5S e Beppe Grillo svolgerebbero una funzione positiva in quanto, dando sfogo e rappresentanza ai sentimenti di rabbia e di scontento sociale diffusi nel paese eviterebbero che questi avessero sbocchi di carattere violento o addirittura terroristico. Io non sono d’accordo e penso viceversa che Grillo, con le sue parole ed i suoi atteggiamenti dichiaratamente antidemocratici, stia amplificando ed esasperando un clima di giustificato malcontento ed abbia sì dato al suo movimento uno sbocco parlamentare, ma poi, rifiutando qualsiasi trattativa e confronto democratico, punti di fatto (almeno a parole) alla distruzione del sistema e delle istituzioni, o meglio alla loro conquista attraverso un solitario successo elettorale. Dopo di che sono del tutto oscure (e per niente tranquillizzanti) le scelte politiche che il M5S, una volta al potere, compirebbe.

E’ ben vero che se guardiamo cosa è capitato a Parma, dove il M5S ha vinto le elezioni e governa la città, non abbiamo assistito a novità sconvolgenti ma ad una normale amministrazione, ben inserita nel sistema, con le sue pecche e le sue ingenuità, come quella di avere promesso in campagna elettorale la non attivazione del termovalorizzatore che viceversa è poi entrato in funzione; e per fortuna, verrebbe da dire, perchè a Parma la raccolta differenziata ha percentuali che non permettono di poterne fare a meno.

Ma è chiaro che un conto è una città ed un conto (ben più inquietante) il governo della nazione.

Commenti dei lettori

concordo

#1 
Scritto da loredana sansavini il 21 febbraio, 2014 @ 16:33

Onestamente non ho capito perché i sostenitori del M5S abbiano chiesto la partecipazione alle consultazioni, visto che la posizione del movimento (o almeno delle sue componenti centrali) é stato - almeno da quando il PD ha rifiutato la proposta di un supporto esterno se Rodotà fosse stato eletto presidente - quella del non accordo.

Il povero Renzi non poteva far nulla se non “raccontare” come ha tentato di fare, e non credo che qualcuno si aspettasse che Grillo cambiasse registro rispetto a quello che va dicendo da 20 anni. Dal mio punto di vista ciascuno dei due ne è uscito vincitore rispetto al proprio target. Io personalmente ho apprezzato più lo stile di Renzi a quello di Grillo, però sai come siamo noi Piemontesi… un po’ meno scalmanati del tipico militante del M5S. La frase che secondo me potrebbe avvicinarsi di più al sentore del simpatizzante medio dei M5S è stata: “sei un bravo ragazzo che rappresenta poteri marci”.

Rispetto invece a Barbacetto: mi piacerebbe sapere quali sono gli elementi rispetto ai quali ti sei fatto un’idea diversa dalla sua. Io non mi sono documentato particolarmente a fondo, a riguardo, ma in Grecia, Ukraina, Cipro, Ungheria, etc… (tutti paesi che condividono una situazione economica/sociale assimilabile sotto molti aspetti a quella Italiana) i partiti di estrema destra sono letteralmente esplosi proprio raccogliendo i consensi di chi non crede più nel sistema della politica “tradizionale”. In Italia questo non è successo, ma ad esplodere e farsi portavoce della stessa categoria sociale è stato il M5S. Perché pensi che in Italia sarebbe diverso se il M5S non esistesse?

Infine, rispetto all’oscurità delle scelte politiche del M5S: loro hanno un programma come gli altri partiti (disponibile da sempre in rete, peraltro). Perché pensi che le loro scelte sarebbero “del tutto oscure” (il “per niente tranquillizzanti” lo posso capire da me invece! ;)

Abbracci,
/mac

#2 
Scritto da mac il 22 febbraio, 2014 @ 02:54

Rispetto a Barbacetto: nemmeno io sono in grado di fare analisi approfondite di situazioni di carattere internazionale. La mia sensazione è che Grillo concorra ad amplficare e ad esasperare la protesta sociale più che incanalarla verso sbocchi costruttivi.
Circa il programma del M5S lo ritengo molto parziale, incapace di affrontare i principali problemi del paese ed ambiguo su punti importanti come quello delle politiche per l’immigrazione (sullo ius soli Grillo ha invitato i suoi parlamentari ad evitare posizioni che, a suo dire, farebbero perdere voti).
Un abbraccio.
Paolo

#3 
Scritto da Paolo Natali il 22 febbraio, 2014 @ 10:05

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