Qualche informazione sul People Mover

Questo post è stato scritto da Paolo Natali il 17 febbraio, 2012

mosca-pm-neveLe polemiche sul People Mover sono sempre più accese ed io penso che sia legittimo avere dubbi e porre domande.

Mi pare tuttavia che in diversi casi le opinioni espresse tradiscano una mancanza di informazioni sconcertante.

Penso quindi utile fare conoscere le risposte che il direttore del Settore Mobilità del Comune di Bologna ha dato nei giorni scorsi ad un’interogazione del gruppo consigliare “SEL con Amelia e con Vendola”. E’ un documento di 12 pagine che chiariscono molti aspetti della questione. Ne consiglio vivamente la lettura. risposta-interrogazione-pgn-266400-2011

Ad un altro dei dubbi espressi in questi giorni (”ma il People Mover come se la caverebbe con una nevicata come quella di questi giorni?”) ha risposto con la competenza che gli è propria l’amico Roberto Amori. Qui di seguito il testo delle sue osservazioni che sono corredate da due foto.

mosca-pm-neve-2Personalmente non credo che la neve possa del tutto interrompere l’esercizio della Monorotaia, se non nella prima emergenza… ma questo avviene per qualsiasi altro mezzo a terra dove in questa fase, probabilmente, gli stessi aerei non potrebbero ad ogni modo decollare o atterrare.
Questo in foto è il People Mover di Mosca: è dell’Intamin ossia lo stesso sistema di Bologna ma con una navetta di lunghezza superiore nella capitale russa. In una città come quella, dove le temperature sono rigidissime, e la neve presente per molti mesi dell’anno il PM svolge il proprio lavoro di collegamento quotidiano fra due stazioni della Metropolitana che movimentano centinaia di migliaia di persone al giorno. Le foto sono invernali con la neve che scende dalla via di corsa ai vari passaggi della navetta… elementi riscaldanti fanno inoltre in modo che la neve non si depositi in eccesso sulla via di corsa. Le pubblicazioni a riguardano indicano come queste infrastrutture, se progettate in tal senso, possano essere più affidabili di quelle al suolo.
Un tempo, molto indietro nel tempo negli anni ‘50, qui in Italia durante le nevicate più copiose lungo il percorso delle tramvie venivano fatti andare su e giù per tutta la notte i tram perchè la neve non si accumulasse sul tragitto fino ad impedirne i transiti.
Recentemente però, a Padova, è stata fatta la stessa cosa in città sul percorso del Tram su Gomma Guizza - Pontevigodarzere… un camion appositamente attrezzato ed un tram hanno di notte, alcune ore prima dell’inizio del servizio, mantenuto pulito e sicuro l’armamento compiendo ripetuti passaggi fra i due capilinea della linea tramviaria.
A presto, Roberto Amori

Commenti dei lettori

Per il People Mover (nessuno ha ancora imparato l’italiano?) Sarebbe interessante avere dai russi informazioni più approfondite sui sistemi per sciogliere neve e scongelare ghiaccio e e per ripulire la neve. I chiarimenti di Roberto Amori, da apprezzare, purtroppo nulla dicono di ciò. Pensiamo che la stazione di Bologna un giorno è rimasta chiusa perché solo pochissimi scambi sono riscaldati, mentre la gran parte degli scambi non riscaldati si sono bloccati per il gelo. Quello che trovo sconcertante di tutte le istruttorie e documentazioni, a partire dal CIVIS, è che non si basano su esperienze viste, documentate e TOCCATE CON MANO DAGLI ESPERTI. Se qualcuno va a riprendersi i numeri degli ultimi anni del NUOVO INFORMATORE del Circolo Giuseppe Dozza- ATC vedrà che un lavoro apprezzabile è stato fatto da alcuni esperti, che si sono recati in varie parti del mondo sia in europa che in paesi extraeuropi (anche in Cina) ed hanno descritto dettagliatamente i sistemi di trasporto particolari che hanno visto in ua miriade di paesi. Mi aspetto che la nuova dirigenza di TPER qunto meno li ringrazi e li consulti. Lo stesso dovrebbe fare il Consiglio Comunale MOLTO prima di deliberare su aspetti che molte volte sono SCONOSCIUTI. Le fotografie pubblicate sui giornali dei CIVIS sepolti sotto la neve al CAB, fanno veramente piangere. Almeno li avessero messi per una dignitosa fine in Certosa assieme al Mausoleo vetrato di un ex Sindaco, ivi traslocato da Piazza Re Enzo per decisione di Cofferati. Non vorremmo che i soldi dei contribuenti andassero ancora una volta sepolti, stavolta non solo in mezzi inutilizzati, ma anche in un cementone che seppellirà gran parte di Bologna.

#1 
Scritto da Marco Vaccari il 19 febbraio, 2012 @ 18:07

Non ho nulla da aggiungere o replicare al tuo commento, caro Marco.

#2 
Scritto da Paolo Natali il 19 febbraio, 2012 @ 19:55

Rimangono ancora punti non risolti Paolo. Il più importante è che essendo un’infrastruttura gestita da privati perchè ad oggi dal 2020 diventa a carico del pubblico (Comune Provincia e Regione in TPER). Quella è la più grande delle priorità. L’altro aspetto è che mentre un autobus in più lo si trova e si può sempre aggiungere quando atterrano più aerei, con il PM oltre un certo numero non si va. Per non parlare delle famose rastrelliere per i bagagli che in tutta franchezza non si vedono. Sai i 4 passeggeri/mq sono per lo meno complicati se poi pensiamo ai bagagli la cosa si fa ulteriormente più critica (dovrei dire impossibile). Inoltre mi chiedo come sia impossibile fare una deviazione ferroviaria a binario doppio che porti in aeroporto direttamente. Dire poi che le principali città europee non hanno un collegamento diretto con l’aeroporto via treno è falso ma poi basta guardare anche 2 metropoli come Milano e Roma. Malpensa e Fiumicino con che cosa sono collegati? Certo la distanza qua è più piccola ma pure lì si viaggia su linee ordinarie. E’ che vedo tanta pigrizia e poca voglia di guardare tutti gli aspetti attentamente per trovare la soluzione migliore. non possiamo pensare che esista la sola AV ma esistono persone che da Verona Modena per dirne qualcuna vengono a Bologna e forse per loro usare il treno e invece che arrivare a Centrale andare direttamente in aeroporto dalla nuova stazione Borgo Panigale Scale (che va messa sia sulla Bologna-Verona che sulla Bologna-Milano) risulterebbe notevolmente più comodo. Non saranno tanti passeggeri ma nemmeno pochi e dobbiamo pensare anche a loro non solo a chi viene da Firenze. per non parlre di quelli che vengono dalla Romagna con i treni per Piacenza. Ma sembra che ciò non interessi molto ed è un peccato.
Spero che averlo detto serva a riflettere.

#3 
Scritto da Lorenzo Lipparini il 19 febbraio, 2012 @ 21:19

per lorenzo lipparini.
A me risulta che anche il BLQ è gestito da privati e riceve contributi pubblici(Regione), senza che nessuno tra queli che contesta il PM abbia mai avuto niente da dire.IL PM contiene già in se le condizioni per un raddoppio, a carico del concessionario.Ma stiamo parlando del caso che il numero di passeggeri superi di molto quello necessario all’equilibrio economico. I tecnici hanno già dimostrato pubblicamente, smentendo le opinioni espresse dai NOPM, che nella fase attuale lo stesso mezzo mezzo può trasportare più di 2.000.000 di persone, cifra molto più alta di quella necessaria al raggiungimento dell’equilibrio. La questione poi dei bagagli, senza offesa è trattata con malizia se non con malafede; e dove li metterebbero i bagagli le persone che dovessero salire su un treno, dato che mentre l’accesso al PM è a raso, tutto il materiale rotabile a disposizione, ad esclusione dei “Minuetto” è una vera barriera architettonica? Sono convinto anche io che si può realizzare un binario che entra in aeroporto, ma il tema è proprio questo:ai contribuenti costa di più,come investimento e gestione questa soluzione o la soluzione PM? Per me costa di più la soluzione treno,è sufficiente, per avere una idea di massima, incrociare i dati dei costi delle infrastrutture FFSS, che sono reperibili su Internet con i costi del servizio ferroviario, che non è per nulla a buon mercato; infatti tutte le varie branche dei NOPM se ne sono sempre ben guardate di farne cenno, sperando, un pò furbescamente, di poter “annacquare” quei costi in più nel calderone del contratto di servzio regionale, ma non è serio comportarsi così.C’è da dire una cosa poi sul famoso prolungamento del binario: il motivo per cui a Pisa faranno il PM è proprio perchè nel tavolo di lavoro congiunto Comune di Pisa-FFSS è stato rilevato che il sistema di collegamento ferroviario tra la stazione di Pisa e l’aeroporoto è tale da non consentire un aumento delle corse,ma quel sistema lì, cioè ingresso cadenzato su una dorsale importante e poi uscita per l’ingresso in aeroporto è la stessa strozzatura che si creerebbe a Bologna: perchè dobbiamo andare all’indietro invece che in avanti?
Paolo Anzellotti

#4 
Scritto da paolo il 21 febbraio, 2012 @ 10:16

Grazie Paolo delle tue utili precisazioni. In effetti i sostenitori della soluzione SFM sembrano dimenticare i costi di gestione del servizio ferroviario.

#5 
Scritto da Paolo Natali il 21 febbraio, 2012 @ 17:53

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