Respirare Bologna. Qualità dell’aria e salute

Questo post è stato scritto da Paolo Natali il 11 febbraio, 2011

ariainquinata

La qualita' dell'aria

E’ il titolo di un interessante seminario svoltosi nei giorni scorsi presso il Policlinico S.Orsola-Malpighi, nel corso del quale sono stati forniti dati aggiornati e preoccupanti sull’inquinamento atmosferico nella nostra città e nel bacino padano e sui danni alla salute che ne derivano.
Le relazioni sono state svolte da tecnici dell’ARPA e da medici dell’Azienda ASL e di diversi Istituti sanitari che si occupano in particolare delle malattie dell’apparato respiratorio.
Ancora una volta è stato confermato lo stretto rapporto che esiste tra ambiente e salute.

L’argomento è di estrema e drammatica attualità. Proprio in questi giorni i livelli di concentrazione delle polveri sottili a Bologna ed in tutte le città del nord Italia hanno raggiunto valori altissimi, a causa delle sfavorevoli condizioni meteorologiche (stabilità atmosferica che favorisce l’accumulo degl’inquinanti ed ostacola il rimescolamento dell’aria).

A Bologna (centralina di porta S.Felice) ieri 10 febbraio si è registrato per il 22° giorno (su 41) il superamento del limite di 50 mcrgr/mc di pm10: come è noto in tutto l’anno sono consentiti 35 superamenti. Nelle altre grandi città della pianura padana le cose vanno ancora peggio (a Milano il bonus è già stato superato).

Va segnalato che, in presenza di condizioni meteo sfavorevoli) la situazione rimane grave indipendentemente dalle diverse zone del territorio (ieri e l’altro ieri tutte le centraline del territorio della nostra provincia hanno superato il limite) e dai provvedimenti di limitazione della circolazione (ieri era giovedì ed era in vigore il blocco dei veicoli più inquinanti).

Questo non significa che ci si debba arrendere fatalisticamente a questa situazione, nè che i provvedimenti siano inutili (anche abbassare la febbre, se non si riesce a guarire dalla malattia, non va sottovalutato)! Al contrario, si tratta di assumere misure ancora più incisive ed efficaci, nel quadro di una strategia coordinata dal punto di vista territoriale e che interessi tutte le fonti di inquinamento.

Innanzitutto occorre un coordinamento tra le Regioni, le Province ed i Comuni del bacino padano, affinchè ciascuno faccia la sua parte senza farsi condizionare da miopi valutazioni di consenso politico: qui si sconta indubbiamente l’inerzia del governo centrale sul quale peraltro stanno per abbattersi pesanti sanzioni della Comunità europea.

Circa le misure da assumere non è che manchino le idee: serve maggiore coraggio e determinazione, ma servono anche risorse per incentivi e riconversioni verso modelli di mobilità (pubblici e privati) e sistemi di riscaldamento meno inquinanti: d’altro canto il costo economico e sociale delle malattie e delle morti causate dall’inquinamento è incalcolabile.

La nostra Regione già da diversi anni promuove un Accordo sulla qualità dell’aria, con le Province e con i comuni capoluogo, che contiene diverse misure (restrizioni alla circolazione dei mezzi più inquinanti, provvedimenti finanziari per il miglioramento del parco veicolare pubblico ecc.). Tutto questo è stato certamente utile ma, vista la gravità della situazione, ritengo che per il prossimo anno non basti la semplice riproposizione, negli stessi termini, del medesimo accordo, ma sia indispensabile un cambio di passo. Spero che a Bologna, nella prossima primavera, s’insedi un’amministrazione sensibile a questi temi e capace di promuovere quelle iniziative coraggiose che “Respirare Bologna” richiede.

Commenti dei lettori

Su questa faccenda dell’inquinamento dell’aria è indispensabile rendersi conto che 1) è una strage di portata maggiore di quella degli incidenti stradali e sul lavoro sommati insieme 2) il problema è (anche) transfrontaliero e dunque di scala europea e richiede un supporto economico e politico diretto e straordinario da parte di Bruxelles 3) che il governo (non intendo quella roba che abbiamo adesso, ma quello che avremo, se ne avremo) deve fare una legge speciale per il risanamento atmosferico della Val Padana 4) che deve prevedere la creazione di un’agenzia per la qualità dell’aria nel nord Italia in cui le regioni e le aree metropolitane devono obbligatoriamente partecipare e alle cui direttive tecniche devono adeguarsi 5) che tutto il sistema dei trasporti dell’energia degli edifici del nord Italia va risanato con obiettivi qualitativi e temporali ben chiari di abbattimento delle emissioni
Spero qualcuno voglia discuterne, anche nel Pd
Ciao

#1 
Scritto da Vittorio Marletto il 11 febbraio, 2011 @ 18:41

Lo spero anch’io caro Vittorio. Solo così il Pd può dare dei segnali precisi su dove vuole andare.

#2 
Scritto da Paolo Natali il 11 febbraio, 2011 @ 22:43

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