Tariffe ATC e sicurezza CIVIS
Questo post è stato scritto da Paolo Natali il 18 settembre, 2010
Nei giorni scorsi sono apparsi sulla stampa alcuni articoli sul tema dei ritardi nel rilascio dell’attestazione della sicurezza del CIVIS da parte dell’apposita Commissione ministeriale e della prospettiva di aumenti tariffari da parte dell’ATC.
Ho rilasciato in proposito una dichiarazione all’agenzia DIRE.
Per scaricare cliccare su civis-e-tariffe
Commenti dei lettori
speravo che l’aumento del biglietto fosse rimandato e sostituito dai tornelli in via di sperimentazione, perchè altrimenti chi pagava 1 euro ne pagherà 1.20 e chi non pagava continuerà a non farlo e sono veramente molti visto che dubito abbiano tutti l’abbonamento.
Non salgo spesso in autobus ma dà fastidio, qualcuno guarda anche con ironia mentre paghi…
Buongiorno Paolo,
nella tua dichiarazione sugli aumenti ATC dici giustamente “con un occhio di riguardo alle famiglie numerose”. Vedi; non si tratta di una sorta di carità o di gentile concessione per chi si assume la responsabilità di tenere in piedi demograficamente la nostra Nazione. Si tratta, secondo me, di fare mente locale sulla vita reale, sul pragmatismo in luogo della ideologia.
Ti faccio il mio esempio. Abito ad Ozzano dell’Emilia e per venire in centro a Bologna devo prendere l’auto per andare alla fermata SFM poi il treno che mi costa 1.80 per gli adulti e 1 Euro per i bambini. Stante il fatto che il più grandre dei miei figli (3) è già fuori fascia riduzione il viaggio di andata e ritorno mi costa 14.80 €, poi una volta arrivato in città la corsa di andata e ritorno del Bus mi costa 10 €. L’automobile, invece, mi costa 2.5/3 litri di carburante (all’incirca 4€) + il parcheggio sotto alla montagnola che per quanto costoso non supera mai i 10 €. Ecco vedi che da questo rapido calcolo, con le tariffe oggi vigenti, la mia scelta e quella di tante altre famiglie non potrà mai essere in favore dei mezzi pubblici.
Credo che il PD dovrà ragionare su questi numeri e proporre abbonamenti e/o biglietti cumulativi che favoriscano l’utilizzo del mezzo pubblico affinché il cittadino possa avere un beneficio sia in termini di costi che in termini (soprattutto) di tempo che è oggi la vera merce di scambio e criterio unico intorno cui ruotano le scelte della mobilità. Solo per tua informazione; spesso vado a Tokyo per lavoro. In quella metropoli in cui vivono milioni di persone il centro cittadino è sgombro di autovetture. Nessuno utilizza il mezzo privato. C’è un unica ragione; il mezzo pubblico funziona molto, ma molto bene. E’ veramente efficiente. E soprattutto i taxi costano molto poco e sono veramente tanti. Fai una riflessione su quanto ti sto dicendo e, se vuoi, sono disponibile per approfondire le proposte.
ciao
Michele Ferrari
Grazie per la tua testimonianza, che conferma la necessità di politiche per la mobilità a favore di un servizio di trasporto pubblico efficiente e coveniente per i cittadini e per le famiglie. E’ chiaro che la scelta del mezzo di trasporto risente di una valutazione costi/benefici, dove tra i benefici vanno computati anche i tempi di percorrenza.
E’ così. I cittadini paganti potranno accettare l’aumento soltanto se avranno sufficienti garanzie che l’abusivismo viene eliminato o ridotto ai minimi termini. Non è accettabile darla vinta ai furbi.
Concordo con i pareri qui sopra. Lo Stato taglia alle Regioni, la Regione taglia ad ATC, ATC riponde aumentando i biglietti e non intervenendo per ridurre l’amplissima fascia di non pagamento, che pure costa ma recupera risorse, crea occupazione per alcuni e da’ un messaggio positivo di serieta’.
Colpendo i cittadini ligi alle regole, essi reagiranno con polemiche, e se possono riducendo l’uso del mezzo pubblico.
E’ la logica del io perdo, tu perdi, il furbetto vince. la tua dichiarazione pubblica come PD sull’aumento dei biglietti,non è condivisibile.
Per aumentare la platea degli utenti e superare le difficoltà finanziarie Atc dovrebbe RIDURRE i prezzi di biglietti e abbonamenti, e non aumentarli, per esempio se l’abbonamento fosse famigliare e costasse la metà (es. 200 euro l’anno a famiglia) l’afflusso sui mezzi aumenterebbe di più del doppio e così gli incassi… imparare dai supermercati! Ci sarebbero anche enormi vantaggi sulla congestione da traffico la salubrità dell’aria le emissioni di carbonio… ma tanto queste cose in Italia non le capisce nessuno. Ciao
Francamente credo che aumenti dei biglietti bus non si debbano fare se prima non si verificano altre possibilità.Bilietti cumulativi-a tempo oper gruppi famiglari-molto convenienti. Abbonsmenti realmente calmierati,cioè dal prezzo basso,siccome aumentando le quantità si possono aumentare le entrate.Però se non conosciamo le voci di bilancio è troppo difficile colpire nel segno.Per finire una cosa che mi frulla in testa da tempo.Da oltre 10 anni vado spesso a Londra a trovare figlio nuore e nipotine.Per autobus ,metro e treno non puoi non pagare.Infatti nei bus ,ad es,si entra davanti e si paga o si striscia la tessera.Altrimenti non parti e sei sotto gli occhi del guidatore.I tornelli sono una spesa grossa ed inutile :molto meglio la macchinetta davanti dove si sale.
Sono completamente d’accordo. Occorrerebbe una completa revisione tariffaria, funzionale a principi di equità sociale. Circa la lotta all’abusivismo non so se basti imitare Londra: non so se da noi sia un deterrente sufficiente la macchinetta sotto lo sguardo del conducente (che peraltro deve guarda anche la strada) E’ vero: i tornelli sono costosi e, in presenza di molti utenti che salgono, possono causare rallentamenti. Insomma si tratta di sperimentare (questo era stato promesso) ed anche di intesnificare i controlli. Eppoi c’è il problema di un miglioramento del servizio. Il tanto bistrattato CIVIS è una risposta (putroppo dai tempi troppo lunghi) in questo senso. Ma già adesso in via Marconi ed Irnerio i bus se la cavano meglio…..certo a scapito delle auto. Ma questo è. credo, inevitabile.