Il Congresso provinciale del PD di Bologna

Questo post è stato scritto da Paolo Natali il 12 giugno, 2010

Oggi, 12 giugno, si è svolta la seduta conclusiva del Congresso provinciale del Pd bolognese.

Questi i numeri che descrivono il risultato complessivo dei 146 congressi di circolo effettuati:

donini

Raffaele Donini

Votanti: 5806 (20,15%)

Raffele Donini, eletto segretario, con 4303 preferenze (75,77%) e 379 delegati dell’Assemblea provinciale.

Piergiorgio Ricciardello: 1376 preferenze (24,23%) e 121 delegati.

Nel corso dell’assemblea, presieduta da Davide Ferrari, sono intervenuti il segretario uscente Andrea De Maria, diversi esponenti del partito tra cui Beatrice Draghetti ed il segretario regionale Bonaccini.

Gl’interventi principali della giornata congressuale, conclusa dal segretario nazionale Piergluigi Bersani, sono stati quelli del nuovo segretario provinciale Donini e del suo sfidante Licciardello.

Donini ha svolto una lunga relazione, illustrando le sue proposte programmatiche. Gli applausi maggiori, una vera e propria ovazione, li ha riscossi quando ha detto con fermezza che non si candiderà ad alcuna carica istituzionale dedicandosi completamente al partito (critica implicita, molto apprezzata, a chi ha utilizzato il partito come trampolino di lancio per carriere nelle amministrazioni) e quando ha invitato tutti a rispondere con generosità, impegnandosi per il Pd senza chiedere ricompense dal partito.

Licciardello ha promesso leale collaborazione a Donini che da oggi è il segretario di tutti ed ha rivendicato una rappresntanza nella direzione, che sarà composta da 100 membri, in proporzione ai consensi raggiunti (24 iscritti).

Si è trattato, a mio giudizio, di una buona conclusione di un buon congresso, per merito di Donini e, soprattutto, di Liccirdello, che ho convintamente sostenuto. Basti pensare a cosa sarebbe stato il congresso senza la sua candidatura…. La scelta di non entrare in segreteria, rivendicando il ruolo di presidente della Direzione (respinta da Donini) forse non è stata felice: una presenza in segreteria permetterebbe comunque un controllo diretto delle modalità di gestione di questo organismo, che dovrebbe avere un ruolo meramente esecutivo ma comunque importante.

Ma tant’è. Ora si tratta di collaborare, in modo critico costruttivo, alla elaborazione del programma per Bologna, alla definizione della coalizione ed alla scelta del candidato sindaco. Vedremo…..

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