C’è grossa crisi…..

Questo post è stato scritto da Paolo Natali il 27 gennaio, 2010

delbono

Flavio Delbono

Credo doveroso un primo commento sulle vicende che hanno portato alla fine traumatica e drammatica del mandato amministrativo nel Comune di Bologna.
Doveroso innanzitutto nei riguardi di quanti mi hanno dato fiducia con il loro voto nella primavera scorsa e che in queste ore s’interrogano, come tanti, sul futuro della nostra città.Il mio non è il commento di un politologo o di un osservatore esterno, ma di chi, in questi mesi, ha cercato d’impegnarsi seriamente secondo il mandato ricevuto, a sostegno del programma del Sindaco e della sua Giunta, con lealtà non scevra da un atteggiamento di stimolo, propositivo ed anche, talora, se necessario, critico-costruttivo nei confronti dell’amministrazione.
Credo che Delbono abbia fatto bene ad annunciare le sue dimissioni, una volta approvato il bilancio di previsione 2010. La colpa principale del Sindaco, da lui stesso onestamente riconosciuta, e che è all’origine di tutte le possibili imputazioni che potranno essergli addebitate, è stata quella di confondere la propria vicenda personale con il proprio incarico politico-istituzionale. Con le dimissioni questo legame viene reciso con nettezza e dobbiamo essergli grati per questo gesto di responsabilità nei confronti della città, che lo rende più libero nella difesa dalle accuse che gli vengono mosse e che nello stesso tempo lascia anche il PD e le forze che hanno governato Bologna in questi mesi, libere (e responsabili) nella ricerca di una soluzione alla crisi che si è aperta.
Sabato scorso, dopo il suo interrogatorio in Procura, Delbono aveva dichiarato di non volersi dimettere nemmeno se rinviato a giudizio. Non ho potuto evitare di rilasciare una dichiarazione ( clicca su  cinziagate) che ha anticipato di poche ore la sua saggia correzione di rotta.
In questo modo Delbono (che oggi, martedì 26 gennaio, si è presentato in Commissione per chiudere l’istruttoria sul bilancio di previsione, con un intervento apprezzabile sia nello stile che nei contenuti) ha salvaguardato la diversità del PD rispetto al Pdl. I nostri amministratori sono capaci di abbandonare, quando necessario, la loro poltrona, dando prova di una sensibilità politicoistituzionale di cui va dato atto, coerente con la sensibilità dei loro elettori. Gli esponenti del centrodestra, a partire dal loro leader, fanno di tutto per sottrarsi alla giustizia, e,se condannati,
restano tranquilli al loro posto senza che questo turbi in alcun modo la coscienza di chi li ha eletti.
Detto ciò credo che nel PD, a livello locale e nazionale debba aprirsi una profonda riflessione autocritica. I gruppi dirigenti in particolare, prima di “sponsorizzare” candidati a cariche di partito o istituzionali, condizionando in modo spesso determinante le nomine, anche attraverso elezioni primarie, peraltro mal sopportate, dovrebbero porsi in ascolto degl’iscritti e degli elettori (anche quanto è accaduto in Puglia dovrebbe insegnare qualcosa….)
Inoltre l’impegno politico e nelle istituzioni, almeno nel nostro campo, deve tornare ad essere soprattutto un servizio disinteressato e competente al bene comune, e non una professione utile a garantire carriere e vantaggi personali.
Il rammarico per quanto è accaduto è davvero grande.
Come gruppo consigliare del PD avevamo cominciato a lavorare bene, con armonia ed efficacia, molto meglio che nel mandato precedente. Questa fine traumatica creerà non pochi danni alla città e causerà ritardi nella realizzazione d’importanti progetti. L’auspicio è che il vuoto di governo sia di breve durata e che il lavoro politico-amministrativo possa essere ripreso al più presto. Ciò sarà possibile se sapremo riconquistare la fiducia dei cittadini.
Per quanto sta in me ce la metterò tutta, come ho cercato di fare in questi sei anni.
Talvolta le crisi, anche gravi come questa, sono salutari: speriamo che sia così anche questa volta.
Paolo

Commenti dei lettori

caro Paolo, lo spero anch’io che sia salutare e che i dirigenti del PD ascoltino di più la voce degli iscritti ed elettori! Siamo stufi di candidature imposte dall’alto, Puglia docet! Vedremo cosa dirà Bersani oggi, ciaoooooo

#1 
Scritto da chiara sibona il 1 febbraio, 2010 @ 07:29

Grazie Chiara. Talvolta (ma non sempre) le crisi sono l’occasione per una conversione e per un radicale cambiamento. Paolo

#2 
Scritto da Paolo Natali il 1 febbraio, 2010 @ 11:56

Caro Paolo,
ti faccio i migliori auguri per il prossimo governo della città, perchè penso che ci sia molto bisogno di persone come te.
Oggi ci dovrebbe essere stato l’incontro con Bersani; sicuramente il suo sarà stato un intervento propositivo e incoraggiante; quando però nei giorni scorsi ho sentito prospettare una richiesta a Prodi di rimettersi in gioco, mi sono cadute le braccia. Prodi è Prodi, ovviamente, ma questo significa che nel PD c’è il vuoto. Possibile che non ci sia nessuno, al di fuori della solita nomenklatura, un giovane, in grado di prendere in mano il bastone con autorevolezza? Auguri ancora, comunque.
Tonino Lucci

#3 
Scritto da Tonino Lucci il 1 febbraio, 2010 @ 20:47

E’ proprio così. Senza togliere a Prodi i suoi meriti non credo che abbiamo bisogno di salvatori della patria o di “briscoloni” che certificherebbero la nostra inadeguatezza. Questa sera sono stato alla Direzione ma non ho sentito Bersani perchè, dopo due ore di dibattito, c’erano ancora una trentina d’interventi prima delle sue conclusioni. Leggerò domani quello che ha detto. Spero solo che sia stato un intervento coraggioso, che abbia raccolto, senza ridimensionarle, le molte preoccupazioni presenti negli iscritti e negli elettori del PD. Qui c’è un sistema ed uno stile di governo da rinnovare profondamente.
Grazie caro Tonino.

#4 
Scritto da Paolo Natali il 1 febbraio, 2010 @ 23:37

La cosa peggiore è far finta di niente, magari imitando il cavaliere con deliri tipo l’assoluzione dei politici da parte degli elettori, brrr, che brutta gente a far da segretario…….
Nel febbraio 2008 quando è stato redatto il codice etico del PD è stato fatto per scherzo????
Sicuramente non è valido in Emilia Romagna altrimenti un Delbono mai avrebbe potuto nemmeno partecipare alle primarie, figuriamoci vincerle, anzi farle vincere perchè sono state primarie solo di apparenza la dirigenza aveva già deciso il vincitore.
Delbono pagherà per tutti e tutto da marzo tornerà come prima…… Scordatevelo!!!
Dovete partire dal codice etico e non solo a chiacchiere!!

#5 
Scritto da daniele il 2 febbraio, 2010 @ 14:41

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